Gli ‘Amici dell’Ospedale Nefetti’ in campo

Santa Sofia, l’azione di volontariato riparte dopo la pausa per il Covid: incontro al Mentore, punto sulla sanità locale da parte del sindaco

Gli  ‘Amici dell’Ospedale Nefetti’ in campo

Gli ‘Amici dell’Ospedale Nefetti’ in campo

di Oscar Bandini

Riparte l’azione dell’Associazione Amici dell’Ospedale Nefetti, organizzazione di volontariato. Infatti l’altra sera al Teatro Mentore l’associazione. dopo la lunga pausa indotta dal Covid. ha presentato il suo programma a difesa dell’ospedale per essere un punto di riferimento, di proposta e di vigilanza per la società civile e per tutti i cittadini dell’alta valle del Bidente.

In platea diversi dipendenti dell’ospedale, medici di base in attività e in pensione, rappresentanti dei Comuni vicini, la giunta di Santa Sofia al completo, i membri del direttivo dell’associazione e anche cittadini interessati alla materia, mentre sul palco prima Jonny Grifoni, che ha coordinato la serata, e poi il neo presidente Piergiorgio Tonello hanno illustrato l’atto fondativo e lo statuto dell’associazione, che è entrata a far parte registro unico del terzo settore e che vuole essere di "aiuto e stimolo per difendere e qualificare il presidio ospedaliero al servizio dell’alto Bidente".

Accanto a loro il dottor Franco Ruggiero responsabile dell’unità operativa dell’ospedale. "Lavoro da 30 anni al Nefetti, qui sono cresciuto professionalmente ed è ora di rilanciare i servizi di un presidio fondamentale per un vasto e periferico territorio montano. Dobbiamo incentivare i giovani medici a venire a Santa Sofia e su questo si batterà anche il nostro primario di medicina generale di Forlì-Santa Sofia Paolo Muratori".

Maurizio Nizzoli ideatore e ora vice presidente dell’associazione nonché direttore dell’unità operativa di Endocrinologia e Malattie metaboliche presso l’Azienda Usl a Forlì, dopo aver lavorato come medico nella struttura per un anno ne è stato responsabile: "Rivendico – dice – la bontà delle scelte di mettere in rete con Forlì il Nefetti e di utilizzare a rotazione i medici, ma per pretendere nuovi servizi specialistici occorre investire sulla tecnologia e sulla strumentazione a partire dall’acquisto di un ecografo di nuova generazione. L’associazione è importante come interfaccia con le amministrazioni e i cittadini e deve servire come stimolo e vigilanza".

Il sindaco di Santa Sofia Daniele Valbonesi dal par suo ha informato che la Conferenza territoriale sociale e sanitaria (Ctss) dell’Ausl Romagna ha anticipato che sarà riorganizzato il sistema delle emergenze e "pare, ma voglio vedere nel dettaglio il piano, che per il Nefetti ci sarà una soluzione positiva. Inoltre per la medicina territoriale entro l’anno inaugureremo la Casa della Salute dove opereranno tutti i medici di famiglia. Infine, ci saranno a disposizione per la struttura ospedaliera oltre 300mila euro del Pnnr".

Tra gli intervenuti l’assessora al welfare Ilaria Marianini, il consigliere comunale Mario Felice e in rappresentanza di Civitella Rodingo Usberti, già responsabile del servizio di veterinaria pubblica. "L’ospedale è un gioiellino sorto nel 1875 grazie al lascito della benefattrice Porzia Fucci Nefetti ed è sempre stato un presidio estremamente importante per il territorio ad uso non solo della popolazione ma pure dei numerosi turisti, anche in considerazione della distanza dall’ospedale di Forlì e per la cui salvaguardia negli anni ‘80 e ‘90 i santasofiesi si sono battuti con le loro lotte, salvandolo dalla chiusura. Ora bisogna riprendere a trattare con la direzione dell’Ausl Romagna per qualificarlo".

Al termine della serata sono state consegnate dagli organizzatori al dottor Ruggiero tre carrozzine, un ecografo portatile e una tv frutto delle donazioni di alcune famiglie e di un contributo della Bcc ravennate forlivese imolese.