Guida allo slang della ’Generazione Z’

Da Amio a Broski, sono tanti i termini utilizzati dai giovani d’oggi che i ’boomer’ non comprendono: ecco un piccolo vademecum

Guida allo slang della ’Generazione Z’

Guida allo slang della ’Generazione Z’

Se si sente dire su TikTok o affini ’Amio, come va oggi?’, sappiate che la persona in questione sta chiamando amore il suo interlocutore. È uno dei termini simbolo del corsivo parlato e senza ombra di dubbio ’Amio’ non è che una storpiatura di amo ossia amore. Sempre più spesso genitori, insegnanti, educatori non comprendono cosa dicono i ragazzi. Il linguaggio degli adolescenti ormai è in continua evoluzione con parole che sfuggono a chi appartiene alle generazioni precedenti.

Sono tante le parole di cui gli adulti non conoscono il significato, a meno che non vivano con dei teenager o si prendano la briga di consultare Google per capire di cosa si stia parlando. I ragazzi parlano e chi li ascolta non sempre può afferrare tutto quello che dicono. Ogni generazione ha il suo slang, le sue parole simbolo, i così detti neologismi, coniati per sfuggire alla comprensione di chi non appartiene a quel gruppo.

Secondo i linguisti e secondo l’Accademia della Crusca, stiamo assistendo ad una larga diffusione di termini che però non sempre possono essere definiti neologismi. Sono prestiti di parole che la ’Generazione Z’ fa propri attribuendogli successivamente altri significati. I ragazzi di oggi coniano parole nuove con una frequenza minore rispetto alle generazioni passate, preferendo utilizzare ciò che già esiste, ma snaturando termini e significanti. Molte parole vengono prese in prestito dai social, dalla musica trap e dal mondo dei videogiochi. Oltre a terminologie straniere è possibile trovare parole storpiate, con troncamenti, tormentoni ed adattamenti di termini tecnici. Per i boomer, appellativo ironico e spregiativo, attribuito a persona che mostra atteggiamento o modi di pensare superati dalle nuove generazioni, riuscire a navigare tra questi neologismi sembra un incubo. L’Accademia della Crusca ha pensato di guidarci in questo mondo sconosciuto. È stato pubblicato con goWare, con il contributo del Ministero degli affari esteri, un e-book che si intitola ’L’italiano e i giovani’. L’e-book raccoglie tante parole diventate gergo comune tra i giovanissimi. Dalla A di ’Amio’, la prima parola letta in corsivo da una TikToker che ha spopolato con le sue lezioni on-line, fino alla Z di ’Zio’, che non è per nulla il fratello del padre, ma una persona amica a cui ci si rivolge. Ecco dalla A alla Z, le parole che non potete non conoscere:

A di amio, anzi, di amÏo, una parola da leggere in corsivo che significa amore, divenuta un tormentone su TikTok.

B di Broski, più colloquiale di Bro, che significa fratello o amico.

C di Crush, significa avere una cotta per qualcuno.

D di Droppare, dal verbo inglese to drop che significa far cadere: viene usato quando esce ad esempio un film o per annunciare che non si segue più una serie tv, ad esempio.

E di Eskere, facciamolo o prendiamolo (derivazione da rap e trap americano).

F per Floppare, deriva da flop, fallimento.

G per Ghostare, dal termine inglese che significa fantasma, si usa quando qualcuno sparisce sui social o non risponde ai messaggi.

H come Hype, indica una grande aspettativa.

I come Illegale, per indicare che una persona è così bella da sembrare fuorilegge.

K per killare, dall’inglese to kill che significa uccidere: si usa quando si gioca a un videogame.

N di Nabbo o niubbo, che indica un giocatore inesperto.

P di Pieno, quando non se ne può più, o P di POV, point of view, collegati a video di successo su TikTok, quando qualcuno si immedesima in qualcun altro.

S di Spillare, significa criticare o svelare un segreto, mentre per chi ha qualche anno in più sulle spalle significa prelevare soldi a tradimento (o spillare una birra, anche).

T di Top, fantastico, meraviglioso, in riferimento a persone, cose, eventi…

Z di Zio, tipico slang del dialetto del Nord per indicare una persona di cui si ha stima. Potrebbe essere l’equivalente italiano di Bro o Broski.

Adesso dunque, provate a comprendere un dialogo fra adolescenti.

Classe 1ªA