
L’assessore regionale alla Sanità risponde a Luca Pestelli (FdI), che replica: "Non sono strutture idonee". Per Forlimpopoli invece tempi incerti.
Il Cau dell’ospedale di Forlì aprirà entro aprile. Ancora incerta la data in cui diventerà operativo invece il centro di assistenza urgenza all’ospedale di Forlimpopoli; si stanno ultimando gli interventi per consentire al personale medico e sanitario di poterci lavorare. Questo il quadro fornito ieri in commissione dall’assessore regionale alla sanità Massimo Fabi, in risposta a un’interrogazione del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Luca Pestelli. I Cau (l’unico funzionante nel nostro territorio è quello di Santa Sofia), sono luoghi dove il personale medico-sanitario si occupa dei casi meno gravi, i codici bianchi e verdi, così da alleggerire il carico di lavoro del pronto soccorso. Pestelli ha presentato un’interrogazione per chiedere un aggiornamento su queste strutture. L’assessore ha detto che a Forlì-Cesena sono attivi 5 dei 43 Cau dell’Emilia Romagna. Lo scorso anno i Cau della provincia hanno preso in carico 45mila persone, di cui l’80% ha risolto nel Cau la propria problematica contingente, arrivando poi a "confermare la prossima apertura dei Cau di Forlì, Savignano sul Rubicone e Forlimpopoli". Come emerso pubblicamente le scorse settimane, la Regione sta procedendo a una valutazione complessiva delle strutture, per capirne l’efficacia. Così l’esponente di Fratelli d’Italia: "Ritengo sia importante che il servizio socio-sanitario abbia diffusione capillare, e sono consapevole del fatto che le realtà territoriali, soprattutto quelle periferiche, abbiano bisogno da ora di risposte certe e di strutture idonee alle necessità dei cittadini. Penso però anche che il Cau non sia la struttura idonea per dare queste risposte, perché non garantisce un livello conoscitivo del paziente adeguato, e soprattutto non è sufficientemente integrato nel sistema, con particolare riferimento alla medicina territoriale". Critiche già fatte dal consigliere regionale di minoranza in campagna elettorale. "Sono contento del fatto che ora anche la maggioranza si renda conto dei limiti della riforma di Donini, e sottoponga il sistema ad una verifica. Continuerò a battermi per un’implementazione del livello di integrazione del sistema, con proposte concrete in favore della sanità e dei cittadini". Pestelli si dice soddisfatto "ad aver contribuito a far chiarezza su quello che arriverà per il territorio attraverso la mia interrogazione: almeno in questo modo – al netto dei dubbi che ho nel merito – i cittadini hanno delle certezze". Luca Bertaccini