’Il circo capovolto’: storia, sangue e arte nello spettacolo di Lupo

Lo spettacolo "Il circo capovolto" tratto dal romanzo di Milena Magnani, in scena al teatro Verdi di Forlimpopoli, racconta le storie intrecciate di Branko e del suo nonno Nap'apo, due generazioni di rom in Europa. Un'opera premiata che esplora il passato di un circo ereditato e la sua influenza sul presente.

’Il circo capovolto’: storia, sangue e arte nello spettacolo di Lupo

’Il circo capovolto’: storia, sangue e arte nello spettacolo di Lupo

E’ liberamente tratto dal romanzo di Milena Magnani lo spettacolo ‘Il circo capovolto’ in programma domani sera, alle ore 21, al teatro Verdi di Forlimpopoli. Vincitore di numerosi premi, tra cui Miglior drammaturgia, attore e premio del pubblico al Roma Fringe Festival 2017, l’opera di e con Andrea Lupo (nella foto) porta in scena due storie parallele ma strettamente intrecciate, quella di Branko e quella di suo nonno Nap’apo`, due generazioni di rom in un’Europa in cui le etnie nomadi conducono ancora vite ‘a parte’.

Branko, fuggito dall’Ungheria, si rifugia in un campo rom in Italia. Porta con sè dieci scatoloni contenenti quel che rimane del famoso circo ereditato da suo nonno. L’attività era stata bruscamente interrotta durante la Seconda Guerra Mondiale, quando i nazisti avevano prima rinchiuso e poi ucciso tutti gli artisti. Branko non sa che farsene di questa eredità pesante e ingombrante. Ma nel campo trova un gruppo di bambini curiosi che lo obbligano a raccontare la storia di quel circo, che è la storia della sua famiglia e che è, in sintesi, la storia dell’Europa da cui tutti discendiamo.

Biglietti: intero 20 euro, ridotto 15 (info: tel. 0543.1713530, 339.7097952, 347.9458012).

Matteo Bondi