
Il rettore Molari: "Ingegneria Nautica, speriamo di partire già a settembre 2024"
Corso di laurea magistrale in Ingegneria Nautica, studentati, contributi per l’affitto, aumento posti a Medicina, ma anche accordi con Start Romagna per abbonamenti agevolati e lotta, assieme alla Guardia di finanza, ai bed and breakfast non regolari.
Il rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari, ospite alla sede di Bologna del Carlino, fa il punto sulla situazione e sul futuro del Campus di Forlì, partendo da quella che è la novità più importante a livello di corsi.
"Sul corso magistrale in Ingegneria nautica stiamo lavorando con vari interlocutori – specifica il rettore –. Come sempre c’è ampia condivisione con il territorio, con attori molto importanti come la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, il Comune, la Regione e le principali aziende presenti in ambito territoriale. Speriamo di poterlo far partire per l’anno accademico 2024-25".
Ma non è certo l’unico aspetto sul quale si sofferma il professor Molari: c’è il problema degli studentati. "All’ex Enav ci saranno 65 posti entro marzo, mentre da adesso si parte con i primi 25 posti – precisa –. Non basta, questo lo sappiamo ma vorrei anche sottolineare che non è nostro compito costruire studentati. Nonostante questo stiamo dialogando con tutti i Comuni limitrofi, dell’hinterland e con gli attori principali che sono nel territorio dei nostri campus. Abbiamo anche attivato ulteriori contributi per gli affitti e le domande sono state tantissime, nonostante i parametri molto stretti di accesso, questo indubbiamente fa capire l’entità del problema. Tra i nostri progetti edilizi, poi – continua – c’è il trasferimento del Dit (il Dipartimento Interpretazione e traduzione) nel padiglione Sauli-Saffi, all’interno del Campus, mentre stiamo lavorando anche su via Fontanelle, colpita durante l’alluvione".
L’attenzione non può non fermarsi sulla facoltà di Medicina, in un momento in cui la carenza di medici e infermieri sta diventando un’emergenza nazionale. Il professor Molari inizia dal problema del reclutamento: "Il numero dei posti a Medicina è regolamentato dalla Conferenza Stato-Regione, i numeri ce li hanno detti loro in questi anni. Se c’è la necessità di aumentare il numero dei medici noi, compatibilmente con la qualità dei nostri insegnamenti, degli spazi a disposizione e delle Scuole di specializzazione, abbiamo già dimostrato di poter crescere, ma non sono d’accordo nel togliere il numero chiuso a Medicina – dichiara il rettore –. Non possiamo arrivare a numeri che non siamo in grado di gestire in maniera oculata, anche perché andiamo incontro al calo demografico. In questi anni abbiamo raccolto questa esigenza: a Forlì il corso di laurea conta 100 posti che sono stati aumentati, quest’anno, a 130. C’è bisogno di un ulteriore aumento? Valuteremo, ma deve essere sempre crescita controllata per mantenere l’alto standard dei nostri corsi di Medicina".
Tra le altre iniziative in campo, c’è l’accordo con Start Romagna per abbonamenti agevolati: "Vogliamo aumentare la mobilità da e per le sedi", afferma il professor Molari. Un altro progetto, che riguarda tutto l’Ateneo, è quello con la Guardia di finanza "per combattere i bed and breakfast irregolari. Noi collaboreremo mettendo a disposizione competenze e dati".