"Impegnamoci sul problema casa"

Ihor Savitskyy, imprenditore ucraino a Forlì, si candida per favorire l'integrazione degli stranieri. Sottolinea la difficoltà di trovare alloggi e propone soluzioni per semplificare la burocrazia.

"Impegnamoci sul problema casa"

"Impegnamoci sul problema casa"

Ihor Savitskyy, 56 anni, è arrivato in Italia dall’Ucraina nel 1994, poco dopo la caduta dell’Unione Sovietica. E’ stato qualche anno a Napoli e poi, nel 1999, si è stabilito a Forlì, dove ha avviato un negozio di generi alimentari specializzato in prodotti dell’Est europeo. Il suo figlio maggiore è nato in Ucraina, la figlia minore è invece forlivese.

Ihor, perché ha deciso di candidarsi?

"Per dare un esempio: io penso che i miei connazionali e tutti gli stranieri che vivono qui, debbano impegnarsi nella vita pubblica, perché dobbiamo imparare a sostenerci anche da soli".

Come si vive da stranieri a Forlì?

"Sono stato qualche anno a Napoli e lì era molto difficile trovare un lavoro che non fosse a nero. Poi, ho visitato molte città e il giorno in cui sono arrivato a Forlì, dalla stazione ho raggiunto piazza della Vittoria e lì mi sono detto ‘questa è la mia città’, perché ho capito subito che le persone sono molto socievoli. Peraltro, qui il lavoro non manca, nell’agricoltura, nel turismo. Certo, a volte, bisogna un po adattarsi".

Dunque, la sua comunità vive bene in città?

"Un problema c’è ed è grosso: quello della casa. Per chi è arrivato dall’Ucraina dopo lo scoppio della guerra, gente disperata, con bambini, è quasi impossibile trovare un alloggio e non perché le case non ci siano, ma per una certa diffidenza verso gli stranieri da parte di chi le deve affittare. Le persone stanno qui perché, adesso, in Ucraina proprio non si può vivere: finita la guerra, molti sceglieranno comunque di tornare nel nostro Paese".

In generale, cosa bisognerebbe fare per migliorare la vita dei cittadini?

"Bisogna trovare delle soluzioni per il problema gli alloggi. Poi, c’è troppa burocrazia e bisognerebbe digitalizzare gli uffici, per rendere più semplice l’accesso alle pratiche: ci sono i mezzi per farlo e il Comune si deve attrezzare".

Paola Mauti