
Imprese, più cessazioni che iscrizioni ma la forbice adesso si sta stringendo
"Nel primo trimestre dell’anno le iscrizioni sono in crescita e le cessazioni sono in calo: il saldo rimane negativo ma in miglioramento rispetto all’analogo periodo del 2023". Lo spiega dati alla mano Carlo Battistini, presidente della Camera di Commercio della Romagna, che specifica: "Il numero delle imprese per abitante è stabile, ma è in diminuzione la percentuale di quelle attive, in particolare nei settori commercio, costruzioni, agricoltura, alloggio e ristorazione, industria manifatturiera e trasporti. In controtendenza i settori dei servizi alle imprese e finanziari, in cui le aziende crescono, mentre restano stabili quelle delle attività immobiliari. Continua anche il rafforzamento strutturale del sistema imprenditoriale con la crescita delle società di capitale".
Al 31 marzo 2024 si sono contate 40.097 imprese registrate, di cui 35.478 attive. L’imprenditorialità si conferma diffusa: 91 imprese ogni mille abitanti. Nel primo trimestre dell’anno si sono avute 752 iscrizioni e 859 cancellazioni, per un saldo negativo di 107 unità (-0,27%). Nel confronto tendenziale con il 31 marzo 2023 si riscontra una diminuzione pari allo -2,4%. La dinamica presenta alcune differenze a livello territoriale: -2,2% nel comprensorio di Cesena e -2,7% in quello di Forlì.
Con riferimento nel dettaglio ai settori economici troviamo il commercio (20,8% l’incidenza sul totale) in flessione del 3,9%, l’agricoltura (16,6%, -3,3% la dinamica), le costruzioni (15,7% del totale, -4,3%), il manifatturiero (incidenza pari al 9,3%, -3,5%) e le attività di alloggio e ristorazione (7,5% del totale, -1%). In crescita le attività immobiliari (+6,9%, variazione del +0,4%), stabili le altre attività di servizio (5%, -0,2% la dinamica), in flessione le attività professionali, scientifiche e tecniche (3,9%, -0,4%) e i servizi di Trasporto e magazzinaggio (3,3%, -4,2% la dinamica). Crescono i servizi di noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto(3%, +1,8%), le attività finanziarie, credito e assicurazione (2,3%, +4,1%), le attività sportive e di intrattenimento (+2,4%), che costituiscono il 2% del totale, mentre i servizi di Ict (1,9%) virano in negativo (-0,7%).
Gianni Bonali