REDAZIONE FORLÌ

In difficoltà per avere una casa? "Si faccia il ‘Mutuo sociale’"

Minutillo (Centrodestra per Forlì) lancia l’idea: "Un affitto che con riscatto che passi dal. Comune e non dalle banche"

In difficoltà per avere una casa? "Si faccia il ‘Mutuo sociale’"

Un mutuo che non passa attraverso le banche, ma dal Comune attraverso un sistema di affitto con riscatto: è questa l’idea alla base del progetto del ‘mutuo sociale’, la cui sperimentazione si è avviata in questi giorni. "Il cittadino – spiega il capogruppo del Centrodestra per Forlì Davide Minutillo – non dovrà più passare per le banche e avrà come unico interlocutore il Comune per poter disporre di una casa, con le rate dell’affitto a cifre calmierate e senza interessi che si tramuterebbero in acquisto a rate dell’immobile. Strumento necessario per far fronte all’emergenza abitativa che tocca da vicino soprattutto giovani coppie e persone in difficoltà economica".

Minutillo, contestualmente, informa di aver già avviato un’interlocuzione con l’assessore al bilancio Vittorio Cicognani e con l’assessore Barbara Rossi al welfare di centrodestra per Forlì. "Con il mutuo sociale si risolverebbe il problema abitativo della prima casa per i tanti forlivesi a medio reddito – aggiunge l’esponente di Centrodestra per Forlì – e si risolverebbe anche quello della speculazione edilizia che impedisce al 20% della popolazione circa di acquistare un immobile. Per noi la casa non soltanto è una proprietà vincolata, un bene irrinunciabile, ma rappresenta soprattutto un valore simbolico, l’elemento cardine per far crescere e sviluppare la famiglia".

Inoltre Minutillo specifica: "Abbiamo a cuore la classe media e integriamo questo progetto con i servizi Acer e le case popolari affidate alle persone e alle famiglie in condizione di grave disagio economico. È il momento giusto, avviando in questi giorni – mentre la Provincia di Forlì-Cesena e Acer porteranno avanti il piano di manutenzioni e recupero edilizio che interessa alcune centinaia di alloggi – un confronto fra il Comune e l’Azienda casa dell’Emilia-Romagna per svincolare immobili che potranno essere gestiti direttamente dall’amministrazione comunale e con apposita graduatoria concessi in affitto ai beneficiari che ne facciano richiesta attraverso la formula del rent to buy. Lo strumento che consente di stipulare un contratto d’affitto, che si potrà trasformare in una compravendita a termini concordati e preventivamente pattuiti".

La proposta viene da esperienze analoghe altrove. "Si tratta di uno strumento, già collaudato in alcuni Comuni italiani – precisa infatti Minutillo –, che avevamo inserito nel programma elettorale come diritto alla proprietà della casa per gli italiani in difficoltà economica e che non riescono ad accedere alle liste di assegnazione delle case popolari. E, dunque, vorremmo passare dalle parole ai fatti".