Influenza 2022, tanti bimbi a letto malati: "Più di 5 ricoveri al giorno"

Il dottor Enrico Valletta, primario di Pediatria a Forlì: "Epidemia molto contagiosa, in ospedale casi non gravi, ma da tenere sotto osservazione". Complicanze abbastanza rare anche nei piccoli

Forlì, 9 dicembre 2022 - "Nelle ultime due settimane tantissimi bambini anche nel Forlivese hanno preso l’influenza. Abbiamo registrato un certo numero di ricoveri, dai 5 ai 7 al giorno, anche se non per casi gravi". Il dottor Enrico Valletta, primario di Pediatria all’ospedale di Forlì, fa il punto sull’andamento di un’epidemia influenzale che sta colpendo in modo particolare proprio i più piccoli.

Influenza 2022, i più colpiti sono i bimbi. "La febbre altissima dura giorni"

Enrico Valletta, direttore dell’Unità operativa di pediatria del Morgagni-Pierantoni
Enrico Valletta, direttore dell’Unità operativa di pediatria del Morgagni-Pierantoni

Dottore, quali problemi portano i bimbi in corsia?

"Febbre molto alta, superiore ai 38,5° che perdura, abbattimento fisico, disidratazione e difficoltà ad alimentarsi: in linea di massima non si tratta di situazioni gravi, ma per precauzione, su suggerimento del pediatra, è stato consigliabile ricoverare i bambini. Ne sono stati condotti anche 8-10 al giorno in Pronto soccorso, qualcuno in meno è rimasto in reparto per qualche giornata".

Nessun caso grave, dunque.

"C’è stato un solo paziente, in età pre-adolescenziale, che ha manifestato una complicanza neurologica, che poi si è risolta. Le complicanze sono molto rare, ma soprattutto se il bimbo è molto piccolo, è meglio che il pediatra lo veda".

Quale ceppo circola di più? "L’influenza di tipo A, chiamata australiana. Ma ci sono anche il Covid e il virus respiratorio sinciziale (Vrs)".

Perché l’epidemia influenzale è scoppiata così presto?

"Da due anni eravamo tutti più protetti e ora i bambini, che devono farsi la propria esperienza immunologica, sono più impreparati di fronte al virus. C’è dunque una popolazione ’vergine’, suscettibile al virus. Era capitato qualcosa di simile già l’anno scorso, con il Vrs, che poi si è spento in anticipo".

Il contagio si diffonde rapidamente?

"Molto, in effetti i casi si moltiplicano. Ma sottolineo che i giovanissimi pazienti che vanno in ospedale sono una piccola minoranza".

Il figlioletto prende l’influenza: cosa fare?

"Si possono somministrare antipiretici e antinfiammatori. Non antibiotici, a meno che non subentrino complicazioni batteriche: ma è il medico a stabilirlo. È opportuno cercare di far mangiare il piccolo, pur senza forzarlo e soprattutto deve bere".

Il decorso quanto dura?

"In media 7-8 giorni. Questa non è un’influenza che se ne va subito".

Cosa possiamo aspettarci nelle prossime settimane?

"Da una quindicina di giorni assistiamo a un’impennata di contagi e si può supporre che il picco si raggiungerà durante le feste di Natale o subito dopo. Quando scenderà? Dipende anche da quanto è numerosa la popolazione ’suscettibile’ e come procede la campagna vaccinale, che era iniziata da poco quando è arrivato il virus".