La politica riflette sul 25 aprile: "Antifascisti nel segno di Mazzini"

Sara Samorì teorizza un "partito delle persone" che superi le radicalizzazioni

Sono vari gli interventi politici di riflessione sul 79° anniversario della Liberazione che si celebra oggi. Sara Samorì, candidata consigliera per La Civica Forlì Cambia, in appoggio al sindaco Gian Luca Zattini, ritiene che "occorra evitare il rischio di fermarsi alla tradizionale ricostruzione dell’evento storico, come pure tornare a rappresentare, ogni anno, il campo di battaglia delle divisioni, dell’affermazione di una (apparente) storia politica sull’altra e che, al contrario, ci ricorda l’importanza di valori come la fratellanza, la pace, il senso di identità civile e culturale e, soprattutto, la libertà". Ad esempio dei valori citati Samorì porta la "peculiarità" dell’antifascismo repubblicano "lontano dalle concezioni ‘classiste’" e "‘inclusivo’ e tollerante". Da questa riflessione nasce una proposta: "Ravviso in questo particolare momento storico una rinnovata radicalizzazione e troppo spesso banalizzazione del binomio destra/sinistra che non può che portare allo scontro politico. Oggi i cittadini, gli eventi, le circostanze, ci insegnano ad essere più pragmatici, fare le meglio cose per tutti, conservando la propria indiscussa appartenenza ai valori democratici, ma prima ancora repubblicani, perché da questi deriva la nostra Costituzione, all’insegna del riformismo e non della conservazione". Questo la porta a ipotizzare "una sorta di ‘partito delle persone’", una "comunità davvero ‘casa’ di tutti", il cui esempio è dato "da Giuseppe Mazzini".

Anche il candidato sindaco del centrosinistra, Graziano Rinaldini, rivolge un pensiero al 25 aprile: "Una festa civile, la più importante, in cui celebriamo la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, resa possibile dal sacrificio delle tante e dei tanti che diedero la vita per la nostra libertà. Una festa da onorare e rispettare, tanto più nella città di Forlì, che nel 1975 fu insignita dal Presidente della Repubblica della medaglia d’argento al valor militare per meriti partigiani. L’antifascismo non è un ricordo del passato, ma deve essere un impegno del presente per l’affermazione della libertà, contro ogni nuova forma di oppressione, discriminazione, violenza e revisionismo. Lo stesso che portano avanti le destre oggi al governo, lo stesso che si respira ogni qualvolta assistiamo alla negazione di diritti umani, civili, politici".

Un ricordo degli uomini e donne che hanno combattuto e si sono sacrificati per garantire agli italiani un futuro libero dall’autoritarismo è quello che porta anche Elisa Zecchini, avvocata, candidata nella lista civica RinnoviAmo Forlì e coordinatrice di un’associazione paneuropea di giuristi (Yfoe). "Chissà se quei cittadini così valorosi avrebbero mai potuto immaginare che un giorno le nazioni europee sarebbero state unite da un vincolo di pace e solidarietà. Dobbiamo coltivare i valori dell’europeismo, gemmati dall’esperienza delle guerre e della resistenza, come unica ricetta contro derive antidemocratiche. Pluralismo, tolleranza, giustizia, solidarietà, non discriminazione e uguaglianza: questi sono i semi che ci hanno portato a prosperare".

ma. bo.