Le associazioni riportano le mancanze da parte della giunta

Le associazioni riportano le mancanze da parte della giunta

Le associazioni riportano le mancanze da parte della giunta

L’associazione Forlì città aperta, dopo due settimane dall’alluvione, ha raccolto in una nota le varie problematiche e lamentele riportate da 17 diverse associazioni riguardo la gestione dell’emergenza e dei volontari. Innanzitutto, molti hanno lamentato una precauzione non sufficiente rispetto ai danni che si sono poi verificati in città. Ad alcuni cittadini è stato negato l’accesso ai sacchi di sabbia, perchè residenti in zone considerate non a rischio ma che poi sono state duramente danneggiate. In seguito all’alluvione, il primo problema riportato dalle associazioni è stato la mancanza di mezzi adeguati, che ancora ad oggi non sono giunti in tutti i luoghi disastrati, obbligando alcuni cittadini a rivolgersi a ditte private.

Per quel che riguarda i volontari, la gestione delle squadre è stata definita da più parti confusionale, a causa di informazioni tra loro contrastanti: "Manca tutt’ora una mappatura dei bisogni, così è inevitabile la dispersione delle forze". Inoltre, molti dei volontari provenienti da altre città hanno lamentato la mancanza di campi in cui poter dormire, di mezzi per recarsi nelle zone interessate e dei WC chimici, fatta eccezione per i Romiti. I residenti in delle aree meno centrali della città hanno riferito di essersi sentiti abbandonati dalle istituzioni, come dichiarato da alcuni inquilini delle case popolari "abbiamo aspettato giorni prima di ricevere una visita dal personale Acer, che si è dimostrato impreparato difronte alla situazione".

Disorganizzazione anche sul fronte degli open-day per il vaccino antitetano: "Due ore giornaliere per quattro giorni hanno portato a file imponenti nei centri vaccinali". Tra le associazioni che hanno preso parte a questa nota: Arci Forlì, Cgil, Feder Consumatori Forlì-Cesena, Fridays For Future Forlì, Libera Forlì-Cesena e altre.