L’ex Questore Calogero Germanà scampò all’attentato di Matteo Messina Denaro

Insieme a Leoluca Bagarella e Giuseppe Graviano, il boss tentò di uccidere nel 1992 il poliziotto poi alla guida della Questura di Forlì

Forlì, 16 gennaio 2023 – Quel giorno a Mazara del Vallo Matteo Messina Denaro, il super latitante arrestato dopo oltre trent’anni a Palermo, era alla guida di una Fiat Ritmo.

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Era il 14 settembre 1992, ed erano passati pochi mesi dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio, in cui morirono i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Quel giorno la Cupola di Cosa Nostra ha mandato tre dei suoi killer più feroci sulle piste di un poliziotto siciliano come loro, ma decisamente dall’altra parte della barricata: si chiama Calogero Germanà ed è stato mandato al Commissariato di Mazara del Vallo in provincia di Trapani.

Nel 2004 avrebbe coronato un’importante carriera nella Polizia e al servizio dello Stato con l’incarico di Questore di Forlì-Cesena.

Quel giorno di settembre del 1992, in provincia di Trapani, Messina Denaro guida la Ritmo. Con lui – lo accerteranno l’inchiesta e i processi – ci sono Leoluca Bagarella e Giuseppe Graviano. Individuano nel traffico la Fiat Panda di Germanà, lo affiancano, suonano il clacson: quando Germanà, sentendo il suono, si volta vede un’arma da fuoco spianata. Un istante dopo parte una raffica di colpi. Germanà resta leggermente ferito, ma ha il sangue freddo di estrarre la sua pistola, sparare a sua volta alcuni colpi all’indirizzo degli uomini di Cosa Nostra e poi di fuggire. Cercare di far perdere le proprie tracce, nella spiaggia vicina. Le cronache raccontano che Matteo Messina Denaro e i suoi uomini tornarono vicini a lui e tornarono a imbracciare le armi: Germanà, pur ferito, si buttò in acqua, sparendo dai loro sguardi. Agli uomini di Cosa Nostra non restò che fuggire.

Questa vicenda ha portato nel 2004, quando Germanà era già questore, a un maxi risarcimento: un milione di euro che un fondo anticipò salvo poi rivalersi sui tre, nel frattempo condannati. Nel 2016 il presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli ha conferito la medaglia d’oro al valor civile. Germanà, oggi 70enne, era stato collaboratore del giudice Paolo Borsellino, quando esercitava il ruolo di procuratore di Marsala. A suo tempo minimizzò il terribile episodio: "In Sicilia sono cose che possono capitare...". Non a tutti, però, è capitato di scampare a Matteo Messina Denaro.