Meldola, il cimitero entra nella sfida elettorale

Il candidato sindaco Di Biase contesta la gestione dell’ampliamento della struttura, la lista di Cavallucci ribatte spiegando il progetto

Meldola, il cimitero entra nella sfida elettorale

Meldola, il cimitero entra nella sfida elettorale

Il cimitero di Meldola irrompe nella campagna elettorale. Ed è il candidato sindaco di ‘Noi meldolesi’ Andrea Di Biase a definire la carenza di spazi una questione non più rinviabile. Nel mirino delle critiche l’amministrazione comunale a guida Roberto Cavallucci. "I lavori di ampliamento, iniziati lo scorso ottobre nell’area tra l’ingresso e la piramide – precisa Di Biase – saranno completati non prima dell’inizio del prossimo anno. I gravi ritardi di progettazione colpiscono le famiglie in lutto, le quali si trovano a affrontare un’ulteriore angoscia nel momento della perdita di un caro. L’appalto assegnato – prosegue – ha visto i costi lievitare oltre il milione e 200mila euro ed è stato finanziato anche grazie ai proventi derivati dalla prevendita di loculi e tombe di famiglia con anticipi superiori al 70%. Si tratta di un fallimento evidente come segnalato in questi anni da ‘Noi meldolesi’ in consiglio comunale, con le famiglie costrette a tumulare temporaneamente le salme nel cimitero di San Colombano, ampliato dalla precedente amministrazione, per poi trasferirle in un secondo momento nel capoluogo a spese aggiuntive a loro carico". Di Biase parla inoltre di "gestione scriteriata" delle risorse finanziarie e delle superfici esistenti che imporrà a breve la necessità di provvedere all’acquisto di nuove aree, con procedure di espropri che dureranno anni.

"Non si può dividere la comunità su un tema delicato come quello dei defunti", ribatte la lista che candida a sindaco Cavallucci. "Abbiamo trovato un progetto non ancora esecutivo; progetto che prevedeva la costruzione di due edifici gemelli a due piani alti circa nove metri collegati tra loro da una passerella in quota con scale ed ascensore, con un impatto visivo certamente importante. Abbiamo ritenuto fosse meglio riprogettare l’opera per avere un nuovo cimitero a misura di anziano senza scale ed ascensore, con minori costi di manutenzione. Sono inoltre stati aggiunti gli ossari e spazi cinerari che non erano stati previsti. Abbiamo peraltro, a suo tempo, informato Noi Meldolesi delle nostre intenzioni e nonostante il periodo Covid, abbiamo completato la progettazione del cimitero nuovo, fatto la gara d’appalto e avviato i lavori che sono tuttora in corso". Ma le precisazioni si appuntano anche sull’accusa di gestione scriteriata delle risorse finanziarie. "La precedente amministrazione aveva acceso un mutuo da 1.500.000 euro per il cimitero del capoluogo e quello di San Colombano nel 2013, ma nel 2019 non era ancora stata completata la progettazione a livello esecutivo, che precede la gara d’appalto e il successivo avvio dei lavori. Inoltre è prevista la restituzione delle somme per l’acquisto temporaneo dei loculi a San Colombano, così come l’esonero delle spese per lo spostamento delle salme non appena i lavori saranno conclusi, senza aggravi per le nostre famiglie. Inoltre abbiamo previsto – conclude la nota – un ulteriore ampliamento, sempre all’interno del cimitero attuale, con 80 loculi".

Oscar Bandini