‘Metalmeccanica Romagna’, accordo prototipo

Tre cooperative metalmeccaniche forlivesi, due workers buyout, firmano contratto di rete per condividere servizi e tecnologie, promuovendo sviluppo e collaborazione.

Tre cooperative forlivesi del settore metalmeccanico, tra cui due workers buyout, ovvero imprese ricreate, firmano un contratto di rete che amplia le opportunità e mette in comune servizi e scambi di tecnologie. E’ stato siglato infatti nei giorni scorsi il contratto di rete Metalmeccanica Romagna, che mette insieme tre realtà aderenti a Confcooperative Romagna, per trovare soluzioni e strumenti efficienti di gestione e sviluppo per le imprese, unendo alcune funzioni strategiche. Si tratta di una rete fra ‘wbo’, che in quanto progetto nazionale pilota ha come obiettivo principale quello di fornire un modello per un percorso di ulteriore aiuto per le cooperative ricreate.

Due delle tre imprese messe in rete sono dunque realtà nate da aziende in crisi, che in anni recenti hanno trovato nel modello cooperativo un nuovo inizio. Si tratta della ‘Società costruzione segnaletica’, che produce segnali stradali, autostradali, ferroviari e aeroportuali e ha sede a Santa Sofia, e di ‘Forlì Tank Factory’, che fabbrica cisterne, serbatoi e contenitori in metallo per impieghi di stoccaggio. La terza coinvolta nella rete è la ‘Cooperativa Ccb’, storica realtà specializzata nel settore della carpenteria e lavorazione con laser del tubo e della lamiera.

Il contratto di rete consente scambio di tecnologie, servizi e professionalità della filiera produttiva, mettendo insieme opportunità di sviluppo che difficilmente le singole aziende riuscirebbero ad avere. "La Rete ha istituito un comitato di attuazione, un vero e proprio sistema di governance con mandato di esprimerne tutte le opportunità – precisa il temporary manager Enrico Castagnoli –, secondo una programmazione che prevede step successivi di attività e obiettivi che verranno monitorati come da piano industriale".

"Ciascuna azienda ha l’impegno di contribuire allo sviluppo della rete e la rete a sua volta fornisce alle aziende la possibilità di condividere competenze e impianti – spiega Paolo Baroni, funzionario di Confcooperative Romagna che ha seguito l’iter costitutivo –. Metalmeccanica Romagna è stata pensata come progetto pilota per wbo, da testare anche a livello nazionale. Può essere la risposta vincente per le cooperative nate da crisi aziendali che, dopo il complesso percorso di costituzione, nello scambio reciproco e nella collaborazione fra loro trovano opportunità maggiori".

Il progetto ha il sostegno di Fondosviluppo, il fondo mutualistico per la promozione e sviluppo della cooperazione, e il supporto di Irecoop Emilia Romagna per la formazione.

Gianni Bonali