Modigliana in ginocchio "Aiuti a sei famiglie senz’acqua Monte Trebbio, futuro buio"

Franco Albonetti, presidente del locale Nucleo volontari antincendio, coordina 25 volontari sul posto

Modigliana in ginocchio  "Aiuti a sei famiglie senz’acqua  Monte Trebbio, futuro buio"

Modigliana in ginocchio "Aiuti a sei famiglie senz’acqua Monte Trebbio, futuro buio"

Per quanto impressionanti, le foto e i video della catastrofica situazione orografica delle colline modiglianesi, dopo le 36 ore ininterrotte di nubifragi di lunedì e martedì scorso, non rendono l’idea della calamità abbattutasi sul territorio. Viabilità distrutta, danni alle colture non quantificabili, agriturismi e altre attività produttive duramente colpite perché le frane, ma soprattutto i crolli dei terreni e le voragini creatasi anche sotto le strade, rendono difficile pensare a soluzioni rapide.

"Venerdì sono stati messi in salvo quattro nuclei familiari con l’intervento degli elicotteri dei Vigili del fuoco, Aeronautica militare e 118; mentre due nuclei sono stati raggiunti da terra dal Soccorso alpino – informa il sindaco Jader Dardi –. E grazie agli interventi avviati dal Comune, dalla Provincia e dai Gruppi operativi speciali dei vigili del fuoco martedì sono stati raggiunti oltre 40 nuclei familiari in via San Savino, via Monte Trebbio, via San Casciano, via San Martino in Monte, via dei Frati, via Costa. Gli elicotteri continuano a monitorare l’andamento dei movimenti franosi".

Franco Albonetti, sin dall’origine nel 2018 presidente del locale Nucleo volontari antincendio, coordina 25 volontari da subito molto impegnati con turni mattina e pomeriggio. E’ lui a raccontare la catastrofica situazione. "Abbiamo tutti i residenti in via Ovia, traversa della provinciale faentina, dov’è il frantoio di Stefano Liverani, che sono senz’acqua – spiega – perché la tubazione si è rotta, forse per una frana. Noi come Protezione civile stiamo raccogliendo l’acqua per quelle sei famiglie". Sul fronte viabilità ieri era prevista la riapertura di via Casa della Suore. La situazione peggiore riguarda "il recupero delle persone via Ibola", spiega Albonetti, ma anche "il futuro del monte Trebbio, perché chissà quando ci rifaranno la strada". Anche il grand canyon creatosi sotto l’agriturismo Quartarola, l’ultimo podere di via Casa delle Suore nel monte Trebbio, è terrificante. Si tratta di un gigantesco cratere delle dimensioni di un mezzo campo sportivo: 50 metri di lunghezza, 25 di larghezza e 7-8 di profondità.

Lunedì notte, tra l’una e mezza e le tre, alcuni residenti in zona riferiscono di aver avuto molta paura non solo per la pioggia battente ma anche per i rumori , non subito identificati. "I rumori li ho sentiti anch’io sotto i piedi – racconta Albonetti – perché tremava la terra. Ero in via Andrea Costa quando la strada si è aperta e si sentivano chiaramente i rumori dei sassi e degli alberi che si spaccavano".

Intanto oggi, sia a pranzo ore 12-15 che a cena ore 18-20, la Pro loco aprirà il mercato coperto per cucinare a favore dei vigili del fuoco, degli operatoti della Protezione civile e del 118.

Giancarlo Aulizio