REDAZIONE FORLÌ

"No a eventi spot. Bene il liscio"

Gianni Giunchi, ex libraio e attuale candidato con Alleanza Verdi Sinistra a Forlì, punta a riavvicinare i delusi alla politica tramite la sua esperienza nel mondo culturale e associativo, proponendo una maggiore coesione e continuità nelle iniziative culturali della città.

"No a eventi spot. Bene il liscio"

Giancarlo Giunchi (detto Gianni) per molti anni è stato libraio e ora è al timone dell’associazione culturale ‘Il parco dei ragazzi’ e del circuito ‘I luoghi che salvano la bellezza’: iniziative che lo hanno reso celebre. Oggi è candidato nella lista Alleanza Verdi Sinistra.

Giunchi, perché ha deciso di candidarsi?

"Sono animato da un forte senso di partecipazione, ho sentito giusta l’idea di intervenire direttamente e dare un mio contributo".

Quale potrebbe essere?

"In fase di campagna elettorale senz’altro quello di parlare con i delusi che ormai non credono più nella politica. Io ho un modo di vivere popolare e contagioso, incontro tante persone e mi rapporto con tutti e mi piace pensare di aver spronato qualcuno a riavvicinarsi a un campo nel quale non credeva più".

Come dovrebbe cambiare il mondo della cultura forlivese?

"Oggi si punta molto su grandi iniziative ed eventi spot che però hanno il difetto di essere spesso calati dall’altro, quindi restano in un certo senso sterili, oltre che troppo costosi. Gli eventi, invece, pagano solo se sono prodotto di una modalità continua di fare cultura, altrimenti non lasciano nulla di duraturo alla città".

Forlì si sta muovendo affinché il liscio possa diventare patrimonio immateriale Unesco. Proseguirebbe su questa strada?

"Sì, la riscoperta del liscio e della cultura romagnola di una volta fa solo bene. Bisogna stare attenti a farlo coinvolgendo tutte le realtà interessate".

A questo proposito, lei ha una lunga esperienza nel mondo delle associazioni culturali. Cosa servirebbe al mondo dell’associazionismo forlivese?

"In città le associazioni sono tante e ben strutturate, ma manca una rete, così che le iniziative finiscono sempre per rimanere individuali. Bisogna lavorare sodo per creare una comunità".

Sofia Nardi