
L’assessore motiva l’ordinanza del sindaco: "Faremo di tutto per evitare episodi illegali". Il leghista ha rappresentato quell’attività come avvocato: "La nuova titolare non c’entra".
La titolare del bar Kiss Maya in corso Garibaldi è vista notificare venerdì mattina scorsa un’ordinanza del Comune che le intima la chiusura giornaliera entro le 19.30 per sei mesi consecutivi e il divieto di vendita, anche per asporto, e somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche, in qualsiasi tipo di contenitore, dalle 15 alle 19.30, per trenta giorni consecutivi. Questo il contenuto in sintesi dell’ordinanza firmata dal sindaco, Gian Luca Zattini. Il locale è stato al centro, nei mesi scorsi, di numerosi controlli e provvedimenti restrittivi da parte della Questura di Forlì-Cesena, in ultimo la chiusura dell’attività per un mese, perché considerato dalla Polizia un punto di ritrovo e aggregazione di persone dedite a condotte illecite, consumo e spaccio di stupefacenti, abuso di alcol, teatro di risse.
"L’attività in questione è ben nota alle forze dell’ordine e purtroppo anche ai cittadini – rincara la dose l’assessore con delega alla sicurezza, Luca Bartolini –. L’ordinanza adottata dal sindaco intende fronteggiare e prevenire situazioni che vadano a compromettere l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Situazioni che, attorno a questo bar, si sono già verificate e che più volte hanno fatto scattare l’allarme da parte dei residenti. Da qui, la decisione di intervenire in maniera netta a tutela dei forlivesi che vivono e frequentano questa zona".
"Peccato che la nuova titolare sia estranea alla precedente gestione". Contattato dal Carlino, il consigliere comunale ed ex vicesindaco Daniele Mezzacapo, risponde su una vicenda della quale si è già occupato nella sua veste professionale di avvocato. A tal proposito, precisa: "Non ho avuto mandato dalla titolare, che precedentemente era dipendente con il ruolo di barista, di impugnare la presente ordinanza. Ma ci eravamo opposti alla chiusura con la precedente gestione, proprio per cercare di garantire all’ex titolare un futuro lavorativo". In quel caso la ‘controparte’ era la Questura. "Quello che è stato chiesto di fare, come lo smontaggio del dehor, la nuova titolare lo ha fatto – sottolinea Mezzacapo –. Non vedo perché le si debba impedire di dimostrare quello che sa fare: non dico che farà meglio o peggio, ma non è lei la persona che ha gestito il locale prima e, quindi, non vedo perché ne debba pagare le conseguenze". Da valutare, appunto, se ci sarà un contenzioso che, in questo caso, opporrebbe l’ex vicesindaco all’Amministrazione la cui guida è della maggioranza di cui fa parte.
Chi difende l’operato del Comune è l’assessore alla sicurezza Luca Bartolini (successore di Mezzacapo nella nuova giunta...), che è di avviso opposto e in una nota dell’Amministrazione ribadisce che "continueremo a fare ricorso a tutti i mezzi a nostra disposizione per evitare che si verifichino fenomeni di violenza e illegalità nelle attività di questa città, con particolare attenzione al perimetro del nostro centro storico".
Matteo Bondi