Pellegrini di speranza: incontro in preparazione del Giubileo

Stasera nella chiesa di Sant’Agostino la storia della viabilità del Rabbi e testimonanzie.

Pellegrini di speranza: incontro in preparazione del Giubileo

Pellegrini che attraversano l’Appennino

Il vicariato delle chiese della valle del Rabbi (da Grisignano a Premilcuore, attraverso tutte quelle del territorio di Predappio) ha organizzato per questa sera alle 20,45, nella chiesa di Sant’Agostino, il secondo incontro in preparazione del Giubileo del 2025 ‘Pellegrini di speranza’. La serata, introdotta da Miria Gasperi a nome del vicariato val di Rabbi, sarà animata da quattro relatori: il vescovo diocesano Livio Corazza, che parlerà in generale dell’importanza del pellegrinaggio e dei pellegrinaggi della diocesi; lo storico Gianluca Brusi, che interverrà sul tema ‘La valle del Rabbi: viabilità medievale e moderna, gli insediamenti e la presenza religiosa’. Seguiranno testimonianze di pellegrinaggio a cura del gruppo giovani dell’Azione Cattolica di Predappio e del gruppo scout di San Cassiano, con Irene Copertino. "I rappresentanti dei due gruppi – spiega Miria Gasperi– racconteranno l’ospitalità nella valle del Rabbi fin dai tempi antichi e del pellegrinaggio fatto ad agosto, nonché di una testimonianza della missione fatta nel corso dell’anno".

Il Coro della vallata del Rabbi, che si è formato quest’anno, eseguirà alcuni brani musicali che hanno come tema il viaggio e il camminare, fra cui Madonna nera, Emmanuel, L’isola che non c’è e Buon viaggio.

"I relatori della serata – commenta ancora Miria Gasperi – tracceranno un quadro della storia della viabilità della valle del Rabbi e della fitta presenza di insediamenti e di luoghi di culto cristiani e precristiani tra l’età antica e il medioevo, fino alla più critica età moderna". Aggiunge il parroco di Predappio, di Fiumana e di altre parrocchie del territorio, don Massimo Bonetti: "Ne scaturirà una conoscenza tutt’altro che scontata del contesto e si indicheranno prospettive molto interessanti per tutti gli abitanti della nostra valle".

Quinto Cappelli