Pomodorini contaminati: "Si ripensi il progetto"

Secondo Alleanza Verdi e Sinistra è necessario che i prodotti siano bio e a km 0. La Lega: "Prima di seminare terrore bisogna attendere i risultati delle analisi".

Pomodorini contaminati: "Si ripensi il progetto"

Pomodorini contaminati: "Si ripensi il progetto"

L’intossicazione alimentare dei 40 bambini forlivesi causata dal pomodorino distribuito con il progetto ‘Frutta e verdura nelle scuole’ del Ministero dell’Agricoltura ha acceso il dibattito in città. "Il cibo – scrive Alessandro Ronchi di Alleanza Verdi e Sinistra Forlì – consegnato ai nostri piccoli deve essere biologico, a filiera corta e correttamente controllato per evitare altri episodi simili. Quale educazione alimentare vogliamo dare se forniamo pietanze con prodotti chimici? Il programma, promosso dall’Unione Europea per sostenere i bambini ‘nella conquista di abitudini sane ed equilibrate’ sarebbe una straordinaria occasione per diffondere le nostre coltivazioni biologiche e a km 0 nelle 7mila scuole di tutto il territorio nazionale. Invece, nella scuola pubblica è stato distribuito cibo contaminato che ha portato sintomi piuttosto seri: vomito, febbre alta, crampi, mal di testa e tremori".

Ronchi sottolinea anche la presenza di imballaggi che incidono sulla sostenibilità ambientale: "Il programma soffre di un problema altrettanto serio: questa frutta e verdura, spesso già tagliata, viene confezionata nella plastica monouso. Tra l’altro numerosi studi hanno dimostrato che questo tipo di può comportare il rilascio di nano e microparticelle dannose negli alimenti stessi, con conseguenze negative sulla salute umana. Alla luce di quanto successo si ripensi seriamente al progetto, rendendo la catena di acquisti più breve e territoriale, associando questa esperienza con i coltivatori biologici locali alle visite ai mercatini bio e alle aziende che producono in maniera sostenibile".

Non solo, anche la Lega si espone sulla vicenda: "’Frutta e verdura nelle scuole’ è un progetto giusto e importante – dichiara il deputato Jacopo Morrone -. Bisogna indagare il percorso che hanno fatto questi pomodorini contaminati. Sono in contatto con il Ministero che non ha alcuna responsabilità sulla qualità del prodotto. Prima di seminare terrore sarebbe opportuno aspettare gli esiti delle analisi". Anche il delegato forlivese del Carroccio ribadisce l’utilità di far entrare nelle scuole cibi sani: "Credo sia indispensabile fin da piccoli imparare a mangiare bene, dando priorità ai prodotti di qualità dei nostri agricoltori".