Portico, l’orrore della deportazione Studenti in visita alla mostra

Ieri è toccato a cento alunni della valle del Montone, questa mattina ai ragazzi del Tramazzo ’Non era giusto non fare niente’: apertura ufficiale domenica alle 15 al teatro Iris Versari .

Portico, l’orrore della deportazione  Studenti in visita alla mostra

Portico, l’orrore della deportazione Studenti in visita alla mostra

di Quinto Cappelli

Ieri circa cento alunni delle terze medie di Castrocaro e Terra del Sole e di Dovadola e Rocca San Casciano, accompagnati da una decina di insegnanti, hanno visitato nel teatro di Portico la mostra ‘Non era giusto non fare niente’ ovvero ‘La Resistenza della famiglia Baroncini’. L’iniziativa, organizzata dal Comune di Portico e San Benedetto, in collaborazione con l’Associazione Nazionale ex Deportati Nei Campi Nazisti- sezione Bologna (Aned Bo), racconta per immagini e didascalie in 13 pannelli la tragica storia della famiglia bolognese Baroncini (il padre Adelchi, la madre Teresa e le tre figlie Iole, Lina e Nella) nel campo di sterminio di Ravensbrueck, dal quale solo Lina e Nella si salvarono. I personaggi della famiglia Baroncini rappresentano le 130mila donne deportate in quel campo di morte da 40 nazioni d’Europa.

Questa mattina arriveranno in visita 41 alunni della terza media di Modigliana e Tredozio. Poi la mostra sarà inaugurata per il pubblico domenica pomeriggio alle 15, con i saluti del sindaco Maurizio Monti e la visita guidata di Marzia Marchesini, consigliere comunale con delega alla scuola e curatrice dell’esposizione, insieme a Fabrizio Tosi e Maria Tasini dell’Associazione Aned di Bologna. Gli organizzatori invitato cittadini e persone interessate da tutta la Romagna ad intervenire. Fino all’8 marzo la mostra si potrà visitare presso il teatro Iris Versari di Portico tutti i pomeriggi dalle 15 alle 17 (per altri orari contattare il numero 349.7154196).

La mostra, divisa in tre sezioni, presenta in particolare uno spaccato molto interessante sulla peculiare e tragica condizione delle donne deportate all’interno dei campi nazisti. Il sindaco Monti ha esortato gli studenti a non farsi ammagliare dalle ideologie, "ma di lottare sempre per la democrazia e la libertà", mentre i curatori Tosi e Tasini hanno illustrato con immagini, letture e spiegazioni la "terribile vita di un campo di sterminio da parte dei nazisti, particolarmente accanitisi sulle donne". La mostra è un omaggio alla partigiana Iris Versari in occasione delle conclusioni del centenario della nascita a San Benedetto in Alpe, aperte lo scorso dicembre, alla quale è dedicato il teatro. La mostra ricorda anche che nel lungo elenco delle partigiane morte durante la Resistenza riportato dalla rivista ‘Noi donne’ del 1945, Iris Versari figura al terzo posto.