Vaccino Johnson & Johnson: "Pronti al richiamo"

L’Ausl: "Accesso libero o prenotazione? Vedremo". Chi ha 60 anni ha già fatto. la dose booster con Pfizer

"Tranquilli, appena avremo la chiarezza delle disposizione da parte del Ministero e dell’Agenzia italiana del farmaco, saremo tempestivi, come abbiamo sempre fatto, nell’allinearci alle nuove indicazioni". Sono parole della dottoressa Raffaella Angelini, responsabile della Sanità Pubblica dell’Asl Romagna. Sulla tranquillità di chi ha sfruttato l’immunità con l’unica dose del vaccino Johnson&Johnson però non c’è da scommetterci.

Le recenti dichiarazioni di immunologi e ricercatori hanno instillato un tarlo in chi pensava di aver fatto fronte al Covid grazie a quell’unica iniezione. Ma è dimostrato che il vaccino della Janssen perde la sua efficacia immunologica dopo pochi mesi e ben prima dei sei previsti in generale per sottoporsi alla dose di richiamo? "Per quanto autorevoli, per ora, ci sono solo opinioni al riguardo – dice la dottoressa Angelini –. Noi attendiamo le disposizioni del Ministero e poi apriremo i centri vaccinali. Vedremo se sarà accesso libero o per fasce di età. Comunque ci diranno se ci si potrà rivaccinare dopo i sei mesi o anche prima". Questo è il punto: il lasso di tempo entro il quale chi vuole può accedere al richiamo. I classici 6 mesi o prima di quella scadenza? Per il momento resta una domanda.

L’attesa della risposta non dovrebbe andare oltre la giornata odierna, intanto si sa che in tutta la Romagna, secondo l’ultimo bollettino dell’Ausl (fermo al 25 ottobre) i vaccinati con J&J sono stati 24.607, il 96,6% delle dosi disponibili per l’Asl Romagna che ha inoculato prevalentemente Pfizer (1 milione e 223 mila dosi), seguito da Astrazeneca (238.312 dosi) e Moderna (196.998 dosi). Appare chiaro già ora, invece, l’orientamento a indicare per tutti i vaccinati J&J la somministrazione eterologa, ossia con vaccino a mRna. Sarà una seconda inoculazione ma avrà la funzione di un booster.

Al momento possono prenotare il richiamo le persone con più di 60 anni e coloro che rientrano nella categoria dei cosiddetti pazienti fragili, oltre al personale sanitario: a questi viene oggi iniettato il Pfizer. Le persone che hanno optato per il monodose hanno fatto l’iniezione, prenotabile anche in farmacia, fra aprile e giugno, per cui i sei mesi per i primi che si sono vaccinati sono già scaduti.

Capitolo terze dosi nelle case di riposo: al momento ne sono state fatte circa un migliaio tra Forlì e comprensorio.