La diga di Ridracoli per la quarta volta nel 2024 ha tracimato. Le acque del lago hanno raggiunto infatti lo sfioro posto a quota 557,30 metri sul livello del mare iniziando a scendere con una cascata sempre più consistente sul fiume Bidente. Dopo le tracimazioni del 3 e 27 marzo, a cui si è aggiunta quella del 24 aprile, dopo alcuni giorni di calo del livello del lago, la cascata è scomparsa fino a riapparire in modo consistente dall’una del 2 maggio, complici le piogge insistenti che hanno gonfiato tutti i corsi d’acqua che si gettano sul lago. Nel crinale appenninico la neve, che aveva raggiunto i 30-40 centimetri, si è sciolta anche se il 2 maggio, a causa dell’abbassamento delle temperature, ha imbiancato leggermente in quota oltre i 1.400 metri.
"In Romagna – come dimostra il meteorologo forlivese Pierluigi Randi –, è stato il terzo aprile più caldo dal 1950, con 2,2°C in più rispetto alla norma del periodo 1981-2010 (temperatura media mensile), dall’1 al 16 aprile, a cui è seguita una fase di freddo dal 17 al 27. Un mese termicamente anomalo, con i picchi di caldo assai più significativi di quelli di freddo, ma comunque estremo".
Gli amministratori e i tecnici di Romagna Acque che gestiscono l’Acquedotto di Romagna hanno accolto con soddisfazione, a partire dal presidente Tonino Bernabè, questa nuova tracimazione che mette al sicuro la distribuzione dell’acqua fino al prossimo inverno con l’aggiunta che, tra piogge e neve, le falde acquifere e le sorgenti al momento sono in salute.
Oscar Bandini