Ricerca sui tumori al seno, nuove scoperte dell’Irst

Pubblicato sulla rivista Cancers uno studio della biologa Tania Rossi su una forma molto aggressiva, finanziato dall’onlus toscana ‘Annastaccatolisa’

Migration

Nuovo importante apporto dell’Irst ‘Dino Amadori’ Irccs in materia di tumori al seno. E’ stato pubblicato infatti sulla rivista Cancers uno studio dell’istituto meldolese sul ruolo delle cellule tumorali circolanti (Ctc) nei processi di diffusione di questi tumori, in particolare del sottotipo triplo negativo. La ricerca, elaborata dalla Unit Nanobiomics and Liquid Niche del Laboratorio di Bioscienze, in collaborazione con l’equipe clinica di patologia, è stata condotta in particolar modo dalla biologa Tania Rossi ed è il risultato di un finanziamento pluriennale riconosciuto dall’associazione Annastaccatolisa onlus di Montecatini Terme.

Grazie a tale finanziamento è stato infatti portato avanti un progetto sul tumore della mammella ‘triplo negativo’, tra le forme di cancro al seno più aggressive per il quale non sono ancora stati identificati efficaci target terapeutici. Questo tipo di carcinoma rappresenta circa il 20% dei 55mila casi di tumore al seno che ogni anno sono diagnosticati in Italia e deve il nome al fatto che sulle sue cellule tumorali non sono presenti i bersagli contro cui sono indirizzati i farmaci più innovativi.

Nello studio, la dottoressa Rossi si è concentrata sulla caratterizzazione molecolare delle cellule tumorali circolanti. Tramite analisi con strumenti di ultima generazione e a risoluzione di singola cellula, è emersa una variazione delle alterazioni cromosomiche durante la storia clinica della persona malata. Sono stati rilevati nuovi meccanismi molecolari che possono essere associati alla sopravvivenza nel circolo sanguigno di queste cellule con potenziale metastatico. L’obiettivo futuro è quello di sfruttare l’applicazione di tali scoperte nella sorveglianza delle pazienti ed ottenere trattamenti clinici sempre più personalizzati.

"L’importante pubblicazione su una rivista internazionale – spiega la dottoressa Tania Rossi – è la dimostrazione del ruolo cardine delle associazioni nel progresso scientifico. È stato per me un grande privilegio collaborare con Annastaccatolisa onlus". Alla stesura dell’articolo hanno contribuito i suoi colleghi della Unit Nanobiomics coordinata dal dottor Francesco Fabbri, la dottoressa Claudia Cocchi – altra giovane ricercatrice Irst finanziata dalla stessa associazione nel 2016 –, oncologi del GdP Mammella, Unità di Biostatistica e Clinical Trials e l’Unità di Anatomia patologica Ausl Romagna-Forlì diretta dal dottor Michele Gaudio.