REDAZIONE FORLÌ

"Saldi al via, c’è subito grande ottimismo"

Gli esercenti nel cuore della città, dopo un Natale positivo, si dicono fiduciosi. I clienti preferisco l’acquisto in negozio all’online

"Saldi al via, c’è subito grande ottimismo"

Anche a Forlì è ufficialmente iniziata la corsa ai saldi. Dopo un periodo natalizio animato da luminarie, video mapping e mercatini, in cui la cittadinanza forlivese ha ripopolato le vie del centro, con gli sconti sui prodotti i commercianti puntano ad un ‘secondo tempo’ virtuoso, mentre i clienti cercano le grandi occasioni. "Dopo le Feste, che hanno portato grande affluenza, siamo fiduciosi per questa nuova fase – dice Anita Leoncini, titolare di Room 56 di corso della Repubblica –. La clientela oggi ha dato ottime risposte". Gli indumenti più gettonati, per quanto riguarda il suo esercizio, sono sicuramente "i capispalla", in particolare "piumini e cappotti".

A farle eco è Vanessa Rossi di Jumper Shoes di Via delle Torri: "Il Natale per noi è andato molto bene. La gente ha guardato tanto le vetrine e sicuramente aspettava con ansia questo periodo". In questa prima giornata di saldi, chi è entrato in negozio "lo ha fatto certamente in maniera mirata". L’esercente sottolinea come l’elemento della pubblicità online e quello della vendita diretta in negozio siano complementari: "Usiamo molto il nostro sito, che ci garantisce visibilità: i clienti si fanno un’idea spulciando in rete e poi vengono a comprare qui da noi". Si mostra ottimista anche Manuela Ambrogiani, titolare di Cruff in corso Garibaldi, prossima al trasferimento in via dei Filergiti: "Stamattina non sono neanche riuscita a piazzare i cartelli in vetrina perché è entrata molta gente, che sapeva dei saldi da un messaggio che ho pubblicato sui social". Non mancano, però, le perplessità: "Lavoro in questa via ormai da dieci anni e devo purtroppo constatare come si stia pian piano spegnendo rispetto alle origini. Farò l’inaugurazione a fine febbraio nel nuovo negozio, che sto ristrutturando: bisogna avere molto intuito, in una città che sembra vivere di cicli".

Tra i clienti, la buyer Federica Bartolomei ha le idee molto chiare: "Come dicevano le nonne, ’chi più spende, meno spende’. A livello di budget, sfruttando anche le possibilità offerte dai saldi, mi aggiro sui 500-1000 euro per un capo spalla se parliamo di marchi di un certo livello. E il discorso resta lo stesso per calzature e borse. L’importante è comprare prodotti che possano essere ‘timeless’". Dice sì alle opportunità dell’online, ma si ritiene "una cliente che ha bisogno di essere coccolata e accudita", credendo sia importante acquistare direttamente in loco "per contribuire alla ripresa di queste realtà dopo la durisima esperienza del Covid". La pensa così anche Giorgia Bertaccini, psicoterapeuta, concentrata su libri, vestiti e prodotti di make-up con un budget "di 200-250 euro", che ritiene "fondamentale difendere l’importanza delle relazioni umane anche in quest’ambito". Lo studente 18enne Tomas Nishku, invece, punta tutto su libri e videogiochi, con un occhio al vestiario: "Gli abiti li compro in negozio, perché ho sempre dubbi sulle taglie e perché ho la possibilità di non attendere i tempi delle spedizioni. I libri adoro andarli a sfogliare in libreria". Con un budget "di 150 euro", il ragazzo sfrutterà i saldi per "acquistarne ancora più del solito".

Stefano Baudino