FRANCESCA MICCOLI
Cronaca

Sposi al bancone dopo il ‘sì’: Laura e Marcello, così il bar corona un sogno

I due si sono sposati a Castrocaro, poi hanno inaugurato il locale a Terra del Sole. Abiteranno al piano superiore: una vita sempre insieme

Sposi al bancone dopo il ‘sì’: Laura e Marcello, così il bar corona un sogno

Forlì, 13 gennaio 2024 – Non ci sono state le annunciate lacrime di commozione, consumate tutte nei giorni antecedenti al matrimonio. Tanti sorrisi e un allegro desiderio di condivisione hanno invece scandito la cerimonia che ieri nel municipio di Castrocaro Terme e Terra del Sole ha consacrato civilmente l’unione tra Laura Torelli e Marcello Visani.

Due ‘ragazzi’ arrivati al giro di boa dei cinquant’anni, fortificati da un mezzo secolo di vita che non ha lesinato loro difficoltà, ora finalmente alle spalle.

Laura Torelli e Marcello Visani dopo il matrimonio hanno tagliato il nastro del bar La Mora che i due sposi gestiranno insieme da lunedì
Laura Torelli e Marcello Visani dopo il matrimonio hanno tagliato il nastro del bar La Mora che i due sposi gestiranno insieme da lunedì

In un gelido pomeriggio di inizio inverno i due nubendi si sono presentati addirittura in anticipo all’appuntamento destinato a schiudere le porte a una nuova esistenza. Da ieri sera certificata a chiare lettere sulla carta di identità, mutata non solo alla voce stato civile ma anche nelle caselle relative a domicilio e professione.

Un cambiamento delineato dallo scambio delle fedi ma anche dal taglio del nastro del rinnovato bar La Mora, locale appoggiato alle mura medicee di Terra del Sole nel tratto che volge a Forlì. Oggi teatro della festa di nozze e da lunedì luogo di lavoro della coppia. Non una rivoluzione per Laura, che vanta lunghi trascorsi dietro al bancone ma per Marcello, dai 15 ai 50 anni parrucchiere all’ombra del Campanone. Un addio a forbici e rasoio vissuto senza troppi rimpianti in virtù di un amore più forte della consuetudine.

Alle 16.45 gli sposi si sono presentati nel giardino antistante la residenza comunale. Mano nella mano hanno risalito la passerella lastricata che attraversa l’area verde prima di fermarsi a salutare gli amici e a scambiarsi baci a raffica in favore di obiettivo. Abito in pizzo rosso per la sposa, cravattino in tinta per lo sposo, in un elegante completo nero, i due hanno affrontato lo scalone municipale con la disinvoltura rodata da quasi due anni di vita assieme, in compagnia di una trentina di invitati giunti alla spicciolata e col sottofondo di un allegro vociare. Un sabato del villaggio caratterizzato dalla leggerezza ma anche dalla consapevolezza dell’avvicinarsi di un momento tanto atteso.

Una liturgia consumatasi in pochi istanti. A portare le vere nuziali Simone, il figlio sedicenne di Marcello. Di qualche anno più grande Mattia, erede nonché testimone della sposa, fiera di essere protetta da un cavaliere d’eccezione, in un dolcissimo ribaltamento dei ruoli.

Con animo finalmente lieve, Laura ha trovato anche il modo di sottolineare simpaticamente la difficoltà a indossare gli anelli: "li abbiamo scelti stretti affinché non escano più" il commento divertito ma anche convinto della neo-moglie.

A celebrare il rito la vicesindaco Silvia Zoli, amica d’infanzia dello sposo, sinceramente commossa nell’accompagnare Marcello in un passo così importante. Alla rappresentante istituzionale anche il compito di inaugurare il nuovo bar Mora, dove gli sposi hanno dato il via alle danze e a una festa destinata a proseguire fine alle ore piccole. Quando, stremati dalla stanchezza e ubriachi di gioia, i due innamorati saliranno un’altra scalinata, quella che separa il locale dall’appartamento al piano superiore, nuovo nido domestico in cui rivisitare una giornata da sogno e continuare a sognare guardando al futuro. In una serena notte dalle temperature artiche ma punteggiata da una volta celeste colma di stelle.