
L’ex sindaca critica la giunta per l’aumento di Imu e Irpef e per l’introduzione della tassa di soggiorno: "Non si trovano soluzioni e si penalizza la comunità".
Tasse alle stelle e turismo a rischio: la nuova amministrazione comunale di Tredozio parte con aumenti per i cittadini. Con questo attacco alla nuova amministrazione di Tredozio durante l’ultimo consiglio comunale, la capogruppo di minoranza ed ex sindaca Simona Vietina ha votato col suo gruppo contro "l’introduzione dell’imposta di soggiorno, l’aumento dell’Imu e l’innalzamento dell’Irpef al livello massimo per tutti".
Spiega Vietina: "Queste decisioni, che colpiscono cittadini e attività locali, rischiano di aggravare una situazione economica e sociale già estremamente fragile. L’aumento dell’Irpef va a pesare sui redditi più bassi in un territorio già segnato dallo spopolamento e dalle calamità naturali che hanno devastato il centro storico, rendendolo un paese fantasma".
Secondo l’ex sindaca "questa scelta dimostra una scarsa capacità della giunta di trovare risorse alternative attraverso progetti e finanziamenti esterni, optando invece per la soluzione più semplice, ma più penalizzante per la comunità". E aggiunge: "In netto contrasto, l’amministrazione precedente aveva sempre evitato aumenti fiscali, consapevole delle difficoltà dei cittadini. Grazie a una gestione oculata e alla capacità di attrarre finanziamenti, aveva lasciato i conti in ordine e una cassa ben fornita".
Con una lunga nota, risponde il sindaco, Gianni Ravagli: "Il bilancio di un ente locale rappresenta un atto di programmazione fondamentale per garantire il buon funzionamento dei servizi pubblici e la sostenibilità finanziaria del Comune. Purtroppo negli anni precedenti è mancata questa pianificazione e si è agito a colpi di variazioni di bilancio, con gravi conseguenze sulla qualità dei servizi e sull’organizzazione interna, con l’estrema riduzione del personale. Noi ci assumiamo la responsabilità delle difficili scelte politiche adottate durante l’ultimo consiglio comunale, frutto di una programmazione assente nel passato e di decisioni che non potevano più essere rimandate".
Ravagli poi non accetta "che a soli sei mesi dall’insediamento dell’attuale amministrazione si faccia ricadere la responsabilità di problemi decennali su chi sta cercando di rimettere ordine". E aggiunge: "Per anni si sono ignorati due temi cruciali: la riduzione dei trasferimenti statali e l’aumento delle spese. Un gap finanziario che non è stato compensato con adeguate misure di bilancio. Oggi, gli effetti di questa mancanza di visione sono sotto gli occhi di tutti, inclusa la stessa minoranza, che riconosce la carenza di personale, per la quale l’attuale amministrazione non può essere considerata responsabile, ma che non sarebbe stata affrontabile senza le risorse derivanti dalle maggiori entrate".
Secondo il sindaco, senza questi aumenti, "l’unica alternativa sarebbe stato il commissariamento, senza peraltro intaccare la soglia di esenzione fissata a 13.000 euro". Spiega Ravagli: "Le maggiori entrate saranno cruciali per rimediare alla perdita di introiti dell’Imu, legata alle abitazioni inagibili a seguito del sisma, che ha causato una riduzione di circa 42.000 euro. Senza queste risorse, sarebbe stato impossibile garantire il necessario potenziamento del personale e la qualità e la complessiva offerta dei servizi ai cittadini. Anche la tassa di soggiorno è una scelta fondamentale per sostenere il miglioramento del decoro urbano. La tassa sarà applicata da marzo a novembre. Saranno previste esenzioni per i minori, gli studenti e le persone con disabilità e coinvolgeremo gli operatori turistici".
Conclude il sindaco: "Siamo consapevoli che ogni aumento fiscale rappresenta un sacrificio, ma lo facciamo con l’obiettivo di risanare una situazione finanziaria complessa, di garantire la continuità dei servizi e di sostenere il nostro territorio".