Ferretti yacht attracca a Hong Kong

Da oggi al via le negoziazioni alla Borsa asiatica : 890 milioni la capitalizzazione di mercato

Il Ferretti yacht 1000, ammiraglia del gruppo

Il Ferretti yacht 1000, ammiraglia del gruppo

Forlì, 31 marzo 2022 - Il lusso degli yacht Ferretti, il gruppo con sede centrale a Forlì, sbarca in Borsa a Hong Kong con l’ultimo giorno di marzo. La società ha infatti chiuso l’ipo (offerta pubblica iniziale), lanciata con un prezzo di 22,88 dollari di Hong Kong per azione, equivalenti a 2,66 euro, nella parte bassa della forchetta iniziale, prevista tra 2,50 e 3,3 euro. La capitalizzazione di mercato risulta di 890 milioni di euro (sostanzialmente nella metà inferiore della forchetta, tra 840 milioni e 1,1 miliardi di euro) dato che il capitale raccolto è stimato in 1.771,4 milioni di dollari di Hong Kong, ovvero circa 206 milioni di euro.

Tali proventi netti saranno destinati, tra l’altro, secondo quanto fa sapere il gruppo, all’ampliamento del portafoglio prodotti e all’ulteriore potenziamento dell’eccellenza operativa "end-to-end"; all’arricchimento del suo esclusivo portafoglio di servizi ausiliari e all’espansione nei settori verticali più promettenti. Ferretti, che vanta marchi quali Ferretti Yachts, Riva, Pershing, Itama, Crn, Custom Line e Wally, ha messo sul mercato in tutto 83.580.000 azioni (il 25% del capitale) che comprende un’offerta internazionale di 75.222.000 azioni, sottoscritte in eccesso per 2,06 volte, e una Ipo per Hong Kong di 8.358.000 azioni, sottoscritte in eccesso per 1,07 volte.

"Siamo orgogliosi – ha dichiarato l’amministratore delegato e direttore esecutivo del gruppo, Alberto Galassi – che il valore di Ferretti Group, la solidità finanziaria dei nostri azionisti e il lavoro del nostro team siano stati riconosciuti da un simile numero di investitori globali. Grazie anche alla loro fiducia, continueremo a crescere con maggiore potenza e accelerazione. Ferretti Group – ha aggiunto – è la più importante società europea ad avere portato a termine con successo la quotazione in Borsa negli ultimi mesi: il mercato ci ha accolto con grande entusiasmo, come uno dei simboli del lusso italiano nel mondo".

Col gruppo cinese Weichai a controllare l’86% del capitale, mentre Pietro Ferrari, figlio di Enzo Ferrari, possiede l’11%, alla fine dello scorso anno, il 24 dicembre, il gruppo aveva comunicato il deposito della domanda di ammissione sul listino di Hong Kong, dopo che nel 2019 aveva avviato le procedure per l’offerta sulla Piazza di Milano, ma si era fermata per le condizioni di mercato deteriorate. Lo scorso anno ha chiuso con un utile netto di 37,4 milioni di euro (+70%) e i ricavi a 898,4 milioni (+47%).