"Abbandonarli è un atto crudele e degradante". Ma il fenomeno non si arresta: sono 50mila all’anno

Anche i gatti soffrono questa situazione nazionale con 80mila casi annuali, aumentando i randagi.

La "Dichiarazione dei diritti dell’animale" sancisce all’articolo 6 che "l’abbandono di un animale è un atto crudele e degradante". Nonostante ciò, sono ancora molti gli animali domestici che vengono abbandonati. In Italia per esempio, ogni anno vengono abbandonati circa 50mila cani e 80mila gatti che vanno a incrementare il numero di randagi, pari a circa 900mila. Le cause di questo reato sono le più varie: problemi finanziari, cambiamenti dello stile di vita dei proprietari, partenza per le vacanze, aumento delle cure per l’animale invecchiato, perdita di attenzione verso l’animale acquisito in un periodo particolare come per esempio il lockdown o per superare un momento di solitudine, Se si trova un cane abbandonato è bene avvicinarsi di lato ed essere molti calmi.

Poi si devono chiamare i carabinieri al numero verde 800.253608; non è possibile portare a casa un randagio, pena delle sanzioni anche pesanti. Le forze dell’ordine, dopo aver verificato l’assenza di indizi utili a rintracciare il proprietario, consegnano l’animale al canile più vicino dove rimane per 20 giorni, poi il cane può essere adottato. Se la bestiola è ferita ci si può rivolgere subito a un veterinario che, prestate le prime cure, provvederà a informare le autorità.