"Agricoltura devastata" Associazioni in allarme

"Danni incalcolabili e raccolti compromessi per quattro-cinque anni. Bisogna aumentare gli invasi e nominare un commissario straordinario".

"Agricoltura devastata"  Associazioni in allarme

"Agricoltura devastata" Associazioni in allarme

"Decine di aziende isolate, danni a colture, mezzi, abitazioni rurali incalcolabili in tutto il comprensorio imolese, in particolare dalla pianura alla Vallata dove quel poco che si era salvato dopo il maltempo di inizio mese è stato definitivamente compromesso".

È questa la fotografia ‘scattata’ da Cia-Agricoltori Italiani Imola che sta raccogliendo, letteralmente 24 ore su 24, le segnalazioni delle aziende agricole. Una situazione che si aggrava di ora in ora non solo a causa delle precipitazioni cadute in poche ore, ma della condizione idraulica e idrogeologica già fortemente compromessa.

"Il primo pensiero va naturalmente ai territori della Romagna che ha subito il danno peggiore e più doloroso, quello della perdita di vite umane, di fronte al quale ogni altro appare sicuramente riduttivo. Però è inevitabile guardare al nostro territorio e qui è altrettanto riduttivo dire che le aziende agricole sono in ginocchio. Impossibile, al momento – sottolinea Cia – fare una stima precisa dei danni che saranno più chiari la prossima settimana, ma certamente sono estesi a tutte le colture: frutticole, vite e seminativi".

"La situazione al momento è più che emergenziale e servono delle vere e proprie azioni di pronto soccorso e intervento –incalza l’associazione – Ora occorre istituire un fondo d’emergenza a disposizione delle aziende colpite e la cancellazione immediata degli oneri fiscali e contributivi.

"È andata perduta quest’anno la produzione di almeno 400 milioni di chili di grano nei terreni allagati dell’Emilia Romagna, dove si ottiene circa 13 del grano tenero nazionale – rileva Coldiretti – mentre il raccolto della frutta sarà compromesso per i prossimi 4-5 anni perché l’acqua rimasta nei frutteti ha ‘soffocato’ le radici degli alberi fino a farle marcire con la necessità di espiantare e poi reimpiantare intere piantagioni". Coldiretti stima in oltre 5mila le aziende agricole e allevamenti con animali affogati in Romagna, che ha una produzione lorda vendibile di circa 1,5 miliardi di euro all’anno. Nella filiera sono a rischio 50mila posti di lavoro. "Ora serve nominare un Commissario alla ricostruzione come fatto ai tempi del terremoto – conclude Coldiretti – Strategici infine i progetti di lungo respiro oltre l’emergenza, come il piano di Coldiretti e Anbi che punta ad aumentare la raccolta di acqua piovana, oggi ferma all’11%, con invasi che garantiscano acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita idroelettrica, aiutando anche la regimazione delle piogge in eccesso".