Al Sabo rosa la camionista dell’anno

Per iscriversi all’iniziativa c’è tempo fino al 20 febbraio. Giuria presieduta. da Elisabetta Nuti

A Castel Guelfo è partito il conto alla rovescia per la quattordicesima edizione del Sabo Rosa. Una piacevole tradizionale che, in occasione della Festa della Donna, conferisce il riconoscimento ad una lavoratrice del mondo dei trasporti. Riflettori puntati, quindi, sulla ‘Camionista dell’Anno’ che il prossimo 7 marzo riceverà un esemplare unico dell’ammortizzatore Sabo con livrea rosata prodotto dalla Roberto Nuti Group. La cerimonia si svolgerà nella sede guelfese del main sponsor dell’iniziativa, importante realtà industriale italiana fondata nel 1962 leader nei ricambi per veicoli commerciali. Spazio alle candidature entro le 12.30 del 20 febbraio attraverso la rapida compilazione di un form accessibile dal sito web sabo.it.

Pochi i dubbi sulla tipologia del profilo da ricercare: autiste di camion, bus, autoscale o meccaniche specializzate nella riparazione di veicoli industriali. Ma anche dipendenti di aziende di trasporto, lavoratrici o imprenditrici inserite in tutti i settori delle filiere del trasporto merci o persone. Autiste, manager, titolari o personale in forza ai rivenditori di ricambi e costruttori di rimorchi. La preselezione sarà curata da un team di giornalisti che si preoccuperà di contattare e intervistare le partecipanti per dare risalto alle loro appassionanti storie lavorative e di vita. E saranno proprio i contenuti di queste schede anagrafiche ad alimentare il lavoro della giuria, presieduta da Elisabetta Nuti, composta dalle dipendenti della Roberto Nuti Group. Da qui il nome della vincitrice del Sabo Rosa a cui sarà offerto anche un pranzo per due. L’evento è stato istituito nel 2010 e, nel tempo, è finito sulle mensole di una campionessa di cronoscalata e manager di team, di un’autista dei Vigili del Fuoco e di una conducente di pullman. Ma pure nelle case di una titolare di officina meccanica e di ben otto camioniste. La geografia delle rider dei mezzi pesanti decorate? Due bolognesi, una livornese, una modenese, una lombarda, una altoatesina e tre provenienti dal Veneto.

Mattia Grandi