ENRICO AGNESSI
Cronaca

Ampliamento ferrovia . Summit dei comitati: "La guardia resti alta . Ora serve coesione"

Stasera incontro di approfondimento in occasione di ‘Chiusura in festa’ "Opera faraonica che non trova il favore nemmeno della Regione. In gioco c’è la tenuta economica e sociale di un’intera comunità". .

Stasera incontro di approfondimento in occasione di ‘Chiusura in festa’ "Opera faraonica che non trova il favore nemmeno della Regione. In gioco c’è la tenuta economica e sociale di un’intera comunità". .

Stasera incontro di approfondimento in occasione di ‘Chiusura in festa’ "Opera faraonica che non trova il favore nemmeno della Regione. In gioco c’è la tenuta economica e sociale di un’intera comunità". .

Fornire all’opinione pubblica e alle istituzioni un "segnale di forte coesione" da parte di tutti quei cittadini che vogliono un ambiente "meno bistrattato" nel quale "vivere e fare crescere affetti, comunità e imprese". È questo, nelle parole dei comitati promotori dell’iniziativa, il senso dell’appuntamento in programma oggi alle 18 in occasione di ‘Chiusura in festa’ (via Laguna, 31) per "mantenere sempre alta l’attenzione" sul discusso potenziamento della linea ferroviaria Bologna-Castel Bolognese.

Si tratta del decimo evento aperto alla cittadinanza, che arriva a un anno esatto dall’inizio del dibattito pubblico iniziato attorno al contestatissimo progetto destinato a vedere la luce (se non ci saranno ripensamenti da parte di Rfi) a ridosso del percorso dell’autostrada A14 attraverso la costruzione di un viadotto.

"Tutta l’attività dei comitati ebbe inizio esattamente in questo luogo nel maggio 2024 – rimarcano dal coordinamento in riferimento all’appuntamento nella frazione imolese –. Da qui tutto è partito e per questo che desideriamo fare il punto della situazione e verificare lo stato dell’arte insieme a Marco Mastacchi, consigliere regionale, che presentando l’interpellanza all’assemblea legislativa il 13 maggio ha espresso le perplessità e le critiche al progetto cosi formulato".

I comitati, che nelle scorse settimane hanno organizzato anche un partecipato sit-in davanti alla sede della Regione e prima ancora vari incontri sempre piuttosto affollati, chiedono infatti che si metta da parte l’attuale piano di Rfi e si torni a parlare della possibilità di realizzare un tunnel sotterraneo, seguendo l’attuale tracciato dei binari.

"In quest’ultimo periodo abbiamo registrato convergenza da parte delle principali associazioni agricole – ricorda il coordinamento dei comitati –. E nette sono state le parole (‘Un’opera faraonica che rischia di sventrare le comunità locali’) della sottosegretaria alla presidenza della Regione, Manuela Rontini, che in risposta all’interpellanza ha finalmente assunto una posizione critica sulle proposte progettuali fino qui presentate da Rfi, determinando una netta presa di posizione della Regione".

Ora però, a vedere la cosa con gli occhi dei comitati che mettono insieme le istanze dei territori di Imola, Castel San Pietro Terme, Ozzano Emilia, San Lazzaro e Solarolo, serve che alle parole seguano i fatti. Ecco dunque spiegata l’organizzazione dell’appuntamento odierno.

"L’iniziativa si prefigge di fornire all’opinione pubblica e alle istituzioni un segnale di forte coesione da parte di tutti quei cittadini organizzati in comitati che, interessati e provati da questa situazione, immaginano il loro futuro, il loro territorio e il loro ambiente meno bistrattato, dove vivere e fare crescere affetti, comunità e imprese – sottolineano dal coordinamento –. In questa fase di assordante silenzio che precede l’arrivo della relazione conclusiva di Rfi, continuiamo nella nostra opera di sensibilizzazione e non si lascia intimorire. In gioco – concludono i comitati – ci sono la tenuta economica del nostro territorio e la tenuta sociale delle nostre comunità e come cittadini non abbiamo la benché minima intenzione di abbassare la guardia e di aspettare in silenzio".