Avanzo di bilancio, è bufera L’opposizione accusa la giunta "Soldi prelevati ai cittadini"

Morini (Prima Castello): "Sei milioni e mezzo è una cifra enorme. Tanti tributi senza servizi". Il sindaco Tinti replica punto su punto in Consiglio: "Le opere pubbliche saranno fatte".

Avanzo di bilancio, è bufera  L’opposizione accusa la giunta  "Soldi prelevati ai cittadini"

Avanzo di bilancio, è bufera L’opposizione accusa la giunta "Soldi prelevati ai cittadini"

Punta il dito sull’avanzo di bilancio il consigliere di Prima Castello Luca Morini. Nell’ultima seduta di consiglio comunale sindaco e Giunta hanno dovuto incassare un duro attacco da parte del consigliere di minoranza, che accusa il comune di avere un avanzo di bilancio "che supera anche una realtà tre volte più grande come Imola, presentando una cifra monstre, inaccettabile e ingiustificata". E’ di 6,5 milioni l’avanzo di bilancio a Castel San Pietro, 5 invece quello di Imola. Numeri che secondo Morini hanno soltanto una spiegazione.

"Arrivare a 6 milioni e mezzo di avanzo di bilancio – dice – significa aver chiesto ai cittadini castellani enormi sforzi sotto forma di tributi, che però poi non sono stati tradotti in servizi ed opere. Si tratta di denaro prelevato dalle tasche delle famiglie castellane, già alle prese con crisi energetica ed inflazione. E’ gravissimo, ripeto".

E non ha placato l’ira di Morini sapere che il Comune con parte dell’avanzo di bilancio provvederà, tra le varie voci, a operare l’attesa riqualificazione delle scuole Pizzigotti, finite al centro di un’infuocata polemica negli ultimi mesi.

"Non funziona così. Non funziona che il Comune chieda tributi maggiori per poi dire ‘ora con l’avanzo ristrutturiamo le Pizzigotti’". Morini, poi, ha puntato il dito sul rincaro delle mense (+11,5%), accusando "una giunta targata Pd che ha scelto di non intervenire per evitare i rincari da adeguamenti Istat sulle mense scolastiche, abbandonando a sé stessa Solaris e soprattutto le famiglie castellane, salvo poi scoprirsi con quello che nemmeno possiamo più definire un tesoretto, ma una vera e propria montagna di denaro, non impiegata, nelle casse comunali".

Quando poi la discussione si è spostata sul rendiconto, Morini ha chiesto al sindaco Fausto Tinti lumi su un altro tema delicato, quello delle opere pubbliche non completate o in alcuni casi neppure principiate.

"Le rotatorie più importanti, quella del casello e di via Roma in primis, poi l’Arena, la piscina, la canonica di Varignana, e ancora l’ascensore o il promesso (nel 2016) recupero e riqualificazione dell’ex stabilimento della Malaguti che insiste sul nostro territorio".

In un lungo intervento, Tinti ha risposto punto su punto, confermando, come aveva parzialmente anticipato al Carlino, che la maggior parte delle opere verranno completate entro il mandato. Sarà così per una delle due ciclopedonali, quella Osteria Grande-Ozzano dell’Emilia, per l’Arena e poi ancora le due rotatorie.

Claudio Bolognesi