'Avvelenato' dalla razza appena pescata

Dolorosissima disavventura per Andrea Bonfant, punto dall’aculeo alla mano

Andrea Bonfant

Andrea Bonfant

Imola, 1 settembre 2014 - Si è svolto tutto in una frazione di secondo. Stavo slamando la razza, quando lei si è girata e mi ha colpito con il ‘coltello’ che ha sotto la coda». La mano di Andrea Bonfant, il 57enne imolese che sabato mattina è stato protagonista di un raro quanto spiacevole episodio, si è gonfiata a dismisura. Colpito alla mano da un trigone a circa undici miglia dalla costa ravennate, sfortuna ha voluto che l’affilatissima lama del pesce gli abbia reciso una vena, iniettando il doloroso veleno per tutto l’arto. Steso sul lettino di Medicina d’urgenza al Santa Maria delle Croci di Ravenna, Bonfant, guardandosi l’imponente fasciatura, non si fa tanti problemi ad ammettere di aver agito con un po’ troppa leggerezza. Tanto che all’ospedale, ormai, tutto lo hanno rinomitato con il nomignolo di ‘razza’.

«Non è certo la prima volta che pesco un trigone — racconta il malcapitato —, l’Adriatico ne è pieno. E per noi pescatori è una vera sfortuna. Pensi che non è nemmeno divertente da pescare. In ogni caso, vedendo che l’aculeo era piuttosto piccolo, non mi sono messo nemmeno i guanti. E invece, appena ho iniziato a slamarla mi ha colpito senza pensarci». Quello che ha provato è un dolore che lui stesso fatica ad esprimere, «e dopo qualche ora, ormai giunto in ospedale, la situazione è anche peggiorata. Sabato si è trasformato proprio una giornata di inferno».

La fortuna, per Bonfant, è stata la presenza sulla barca di un amico, che quella mattina lo aveva accompagnato al largo. «È stato lui ad avvertire la capitaneria — spiega —, per di più eravamo anche fuori dal segnale gps, quindi ho dovuto spiegargli come contattare i soccorsi tramite vhs». Quella della pesca, per Andrea Bonfant, è una vera e propria passione. A Marina di Ravenna, infatti, il trader imolese non ha solo la sua casa estiva, ma da 14 anni anche una barca da otto metri ormaggiata a Marinara, dove è consigliere dell’associazione ‘Gente di Marinara’. «Sabato mattina era proprio la giornata ideale per andare a pesca — prosegue nel racconto —. Io e il mio amico avevamo già preso qualche sgombro e alla fine sfortuna ha voluto che andasse tutto storto. Dopo questa disavventura, se posso, vorrei dare un consiglio agli amanti del mare: se pescate una razza mettetivi sempre i guanti. E in ogni caso andate sempre in barca con un amico e fate i corsi di sicurezza».