ENRICO AGNESSI
Cronaca

Caserma dei pompieri, una storia senza fine

Il nuovo edificio doveva essere pronto dieci anni fa. Ma tra ricorsi e cambi di strategia i vigili del fuoco sono ancora senza casa

Caserma dei pompieri, una storia senza fine

di Enrico Agnessi

Progetti cambiati, ritardi e contestazioni. Più alcune centinaia di migliaia di euro (soldi pubblici) spesi invano. Il tutto mentre le difficoltà dei vigili del fuoco, oggi nella centralissima via Manfredi, sono aumentate anno dopo anno. La costruzione della nuova caserma dei pompieri è un romanzo a puntate lungo ormai più di due lustri.

Quella da realizzare tra le vie Lasie e Correcchio, su un terreno nella disponibilità del Con.Ami, in zona industriale, doveva essere pronta già a inizio 2013. Era infatti di un paio di anni prima l’accordo secondo il quale il ministero dell’Interno avrebbe dovuto versare al Consorzio dei 23 Comuni un canone d’affitto pari a 141mila euro, con contratti rinnovabili di sei anni in sei anni. Almeno all’inizio, l’opera sarebbe dovuta costare quattro milioni di euro. Nel 2012, a cantiere avviato, ci fu però la risoluzione del contratto con la ditta incaricata di portare a termine i lavori per diversità di vedute sulla gestione degli stessi.

Tutto rimane fermo per anni. Poi spunta un progetto più piccolo (da 2,5 milioni di euro), ma dopo aver sborsato mezzo milione tra spese legali e transazione con la società esclusa dai lavori il Con.Ami decide che il cantiere riprenderà solo con il via libera del ministero dell’Interno. Da Roma però tutto tace. Il Dipartimento dei vigili del fuoco, nel frattempo, ha cambiato strategia: niente più affitti, meglio costruire in prima persona. E così il progetto tra le vie Lasie e Correcchio viene accantonato.

Si arriva al 2021, quando il Comune decide che è meglio destinare ad altro quell’area nella zona industriale della città. Si pensa infatti alla realizzazione di un nuovo "polo logistico per depositi archivistici" a servizio tanto del Municipio quanto dell’Ausl. In parallelo, i riflettori per la costruzione della nuova caserma si accendono su un’altra area, quella di via Bel Poggio, non lontano dall’ospedale nuovo. A fine 2021 si arriva alla firma dell’accordo per la costruzione dell’edificio che i vigili del fuoco aspettano con ansia. Investimento da seisette milioni e un orizzonte temporale di tre anni per la realizzazione dell’intervento.

L’operazione per dare una nuova casa ai circa 40 pompieri costretti oggi a barcamenarsi negli angusti spazi di via Manfredi, tra auto in sosta vietata e rimesse sempre più piccole per i mezzi moderni, non è facile. Il terreno in questione, di 7.500 metri quadrati, è di proprietà del seminario diocesano. L’area viene acquistata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola che la mette quindi a disposizione del Demanio, in attesa della successiva cessione (in corso da formalizzazione) al Dipartimento dei vigili del fuoco. Il Comune, dal canto suo, annuncia che si occuperà di migliorare la viabilità dell’area (si parla di allargamento della strada e installazione di un semaforo) mettendo sul tavolo 300mila euro. E in questi giorni il sindaco Marco Panieri ha chiesto di appaltare i lavori direttamente sul territorio. L’obiettivo è quello di accelerare un iter fin qui davvero troppo lento.