Coronavirus, morta Elsa Argentes a Medicina. Calano i contagi

Nove positivi in tutto il circondario, secondo caso a Mordano. E parte la terapia domiciliare sperimentale

Due medici dell’ospedale Santa Maria della Scaletta in prima linea

Due medici dell’ospedale Santa Maria della Scaletta in prima linea

Medicina (Bologna), 28 marzo 2020 - Ogni volta è come se di Medicina si staccasse un pezzo. Nei piccoli centri urbani è così, ci si conosce un po’ tutti, e quando qualcuno viene a mancare non è mai solo un numero.

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E’ Elsa Argentesi l’ultima vittima del Coronavirus: aveva 88 anni, e da quanto si apprende era molto conosciuta dai suoi concittadini. Ciò che è sicuro è che al Medicivitas non ci aveva mai messo piede, non era un’assidua frequentatrice delle bocciofile, anzi, amava molto stare in casa. Quindi, il contagio deve essere per forza avvenuto in qualche altro modo.

Terapia a casa

In piena zona rossa però la curva dei nuovi tamponi positivi comincia a scendere, come testimonia l’unico caso registrato nel bollettino di ieri, mai numeri così bassi dall’inizio dell’emergenza. C’è anche il barlume di speranza che riguarda la profilassi farmacologica: "Da oggi stiamo andando all’attacco del virus – commenta il sindaco Matteo Montanari –. Entro una settimana circa i medicinesi malati riceveranno la terapia sperimentale e cominceremo ad avere riscontro della sua efficacia. La prossima è una settimana decisiva perché vogliamo raccogliere i risultati di questi giorni di chiusura a livello di nuovi contagi, che speriamo siano pochi".

Ieri, il commissario regionale Sergio Venturi ha fatto il punto proprio sull’avvio della fase sperimentale. "Siamo andati dalle persone e ne abbiamo visitate una quarantina. Di queste, soltanto due hanno avuto bisogno di essere messe in terapia domiciliare. Tutti gli altri non hanno avuto bisogno del tampone, perché con sintomatologia calante".

Il bilancio

Flette intanto la curva dei contagi un po’ su tutto il territorio: sono 9 in più le persone risultate positive al Coronavirus: di queste, 3 sono residenti a Imola, 4 a Castel San Pietro, una a Medicina e una a Mordano. Per quanto riguarda il comune termale i casi hanno subìto un’impennata negli ultimi giorni, a quanto pare per un, parola del Comune, "ritardo nella refertazione di alcuni tamponi".

Insomma un po’ tutte le amministrazioni provano a tranquillizzare i propri cittadini, come anche il sindaco di Mordano, Nicola Tassinari: "Le indagini epidemiologiche si concentrano ai contatti stretti, perché incrociarsi una persona positiva per strada, o dentro a un negozio, stando a distanza di sicurezza non espone a possibili rischi".

Il bilancio generale dei casi positivi nel Circondario imolese sale a 229: 149 uomini e 79 donne; 135 residenti a Medicina, 59 a Imola, 16 a Castel San Pietro Terme, 3 a Dozza, 3 a Castel Guelfo, 2 a Casalfiumanese, 2 a Mordano, 1 a Borgo Tossignano e 7 persone residenti fuori dal Circondario.