Coronavirus Imola, entra in funzione la tenda ‘anti-contagi’

Il ‘pre-triage’ è stato montato fuori dal Pronto soccorso e farà da filtro per quei pazienti che presenteranno patologie respiratorie

Il pronto soccorso in tenda

Il pronto soccorso in tenda

Imola (Bologna), 3 marzo 2020 - Il Pronto soccorso si prepara a diventare una piccola ‘Guantanamo’. L’emergenza da virus ridisegna completamente la logistica degli accessi per ridurre al minimo la possibilità di contagi. Da questa mattina è infatti in funzione la tenda ‘pre-triage’ all’ospedale Santa Maria della Scaletta. La speciale struttura - messa a disposizione dalla Protezione civile con la collaborazione di Croce rossa e Comune – è pensata per filtrare i casi con sintomi simil influenzali, dotarli di mascherina, e avviarli in un percorso differenziato, isolandoli dagli altri pazienti.

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In pratica, chiunque si recherà al Pronto soccorso fra le 8 e le 20 dovrà affrontare una sorta di ‘preselezione’ passando per la grossa tenda gonfiabile, dotata di riscaldamento e del materiale necessario allo svolgimento delle pratiche ospedaliere. "I pazienti – spiega il direttore del Pronto soccorso, Rodolfo Ferrari – verranno divisi in due blocchi: chi presenta delle patologie respiratorie riconducibili al virus e chi invece ha sintomi di ogni altro tipo". Questi ultimi potranno prendere un corridoio differenziato ed entrare direttamente in sala d’aspetto all’interno dell’ospedale e affrontare così il triage vero e proprio.

"Una divisione che viene fatta proprio perché non si contagino l’uno con l’altro – aggiunge Ferrari –. Chi invece dovesse essere considerato ‘a rischio’ verrà seguito secondo protocollo, ovvero gli verranno disinfettate le mani, gli verrà applicata una mascherina e verrà condotto all’interno del percorso protetto, per poi essere accompagnato nei locali separati all’interno del Pronto soccorso".

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Si alza il livello di attenzione e si rinforzano le procedure di protezione individuale, mentre "si lavora anche sulla formazione specifica degli operatori – rassicura il direttore generale dell’Ausl, Andrea Rossi -. La situazione al momento è sotto controllo: abbiamo nove pazienti asintomatici in isolamento in casa perché hanno avuto contatti con malati, mentre in totale, fino a ora i tamponi da noi eseguiti sono 19. E’ stata alzata molto l’attenzione sui casi di polmonite, tutti finora risultati negativi".

Ma la notte cosa succederà, dato che la tenda chiude i battenti alle 20? Chiaramente il flusso in entrata è minore, e il pre-triage, secondo le stesse modalità, verrà eseguito all’interno del Pronto soccorso. Il sistema al momento è al 100% della sua operatività: "Non escludiamo in questi giorni di ‘aggiustare il tiro’ per perfezionare le modalità di selezione dei malati. Fortunatamente gli imolesi ci stanno aiutando – conclude Ferrari - in molti hanno seguito la raccomandazione di non recarsi in massa al Pronto soccorso, tanto che, in tutta la provincia, in questi giorni sono stati registrati cali di ingressi fino a un massimo del 30 per cento. Una scelta davvero responsabile".