Covid Imola, boom di casi fra i giovani, Rossi: "È l’effetto scuola"

Oltre 50 classi in quarantena. La Regione: "Pronti a vaccinare negli istituti" L’Ausl riorganizza il tracciamento: "Modulo online per velocizzare le pratiche"

Il direttore generale dell’Ausl, Andrea Rossi, invita i cittadini alla cautela

Il direttore generale dell’Ausl, Andrea Rossi, invita i cittadini alla cautela

Imola, 26 gennaio 2022 - È "in crescita", nell’ultima settimana, la proporzione dei casi di Covid nella popolazione in età scolare (superato il 27% del totale) per "effetto della riapertura" degli istituti dopo le vacanze di Natale. A metterlo nero su bianco è il direttore generale dell’Ausl, Andrea Rossi, nel suo report del martedì sull’andamento delle pandemia nel circondario. Nel complesso, negli scorsi sette giorni ci sono stati "oltre 145 casi" di Covid tra bambini e ragazzi, così suddivisi: 14 nei nidi, 34 nelle materne, 72 alle elementari, 15 alle medie e 10 alle superiori. "Non è stato possibile tracciare tutti i casi per l’alta frequenza", ammette il dg Rossi, spiegando come, in questa fase, si sia data "priorità alle fasce di età meno coperte dal vaccino". Ottantadue i provvedimenti di quarantena (49 dei quali tuttora attivi) nell’ultima settimana, ai quali vanno aggiunte le tre classi con quarantene parziali (per i non vaccinati) e le altre 14 in sorveglianza ma senza sospensione della didattica. La politica, almeno per una volta, è d’accordo: bisogna "semplificare il sistema", ha chiesto ieri il leghista Daniele Marchetti, nel giorno in cui la Regione si è detta pronta a "vaccinare nelle scuole", auspicando l’introduzione di nuovi protocolli "realmente praticabili" e di "procedure più semplici e immediate". In estrema sintesi: quarantena solo per i contatti stretti e ritorno in aula dopo cinque giorni a casa per nidi e materne; tampone al quinto giorno ma vaccinati e guariti in classe con mascherina alle elementari; tutti a scuola con mascherina se vaccinati con due dosi da meno di quattro mesi o con booster alle medie e alle superiori. Nel frattempo , "allo scopo di rendere maggiormente puntuale la gestione dei casi di contatto stretto in ambito scolastico", da oggi l’Ausl automatizzerà le procedure di tracciamento, invio dei provvedimenti generali alla classe, di quarantena individuale e di programmazione dei test molecolari di uscita dalla quarantena. Prevista la collaborazione delle famiglie per la compilazione di un modulo online a un link che sarà comunicato ai referenti scolastici e da questi trasmessi ai genitori. Il modulo, a cui sarà associato un "codice classe", raccoglie le informazioni necessarie per l’invio automatico dei provvedimenti individuali agli studenti. Al di là di quanto accade nelle scuole, secondo i vertici dell’Ausl imolese siamo però di fronte a una "fase di decelerazione epidemica". L’incidenza a sette giorni è di 3.233 casi per 100mila abitanti (+15,2%), mentre la media dei casi giornalieri è salita a 618 (+82); "L’incremento che si osserva ha ora un andamento lineare", avverte Rossi, secondo il quale è stata "superata la fase esponenziale di crescita nelle settimane precedenti". Inoltre, "si osservano dei segnali di stabilizzazione della trasmissibilità, dei ricoverati in ospedale e dell’occupazione dei posti letto in terapia intensiva che preludono a una fase di decrescita", prosegue il dg dell’Ausl. Una discesa "attesa entro due settimane" e "già evidente per i ricoveri Covid in emergenza", riferisce Rossi. La dimostrazione dell’efficacia del vaccino, nel prevenire casi di malattia grave, sta invece tutta nella parte del report dedicata alle case di riposo. Un anno fa, il virus aveva un impatto drammatico sulle strutture per anziani, facendo decine di vittime. Oggi la situazione è ben diversa: su 82 ospiti positivi, sono solo due i casi sintomatici ricoverati in ospedale. Sono invece 45 gli operatori in isolamento, che si sommano ai 64 dipendenti dell’Ausl costretti a casa dal Covid.