Covid, dilaga la variante Omicron 2

L’Ausl: "Due casi su tre causati dalla nuova mutazione, dobbiamo abituarci a convivere con la malattia"

Covid, la variante Omicron dilaga

Covid, la variante Omicron dilaga

Imola, 23 marzo 2022 - Omicron 2, che nel circondario rappresenta ormai il 70% dei casi totali, dimostra una "contagiosità superiore alle altre varianti" del Covid. Tuttavia, quando a essere infettate sono persone vaccinate con ciclo completo, la sintomatologia è "modesta". È il punto fermo che emerge dal report settimanale del direttore generale dell’Ausl, Andrea Rossi, sull’andamento della pandemia nel territorio dei dieci comuni.

Andrea Rossi, direttore generale dell’Azienda sanitaria imolese
Andrea Rossi, direttore generale dell’Azienda sanitaria imolese

Rispetto a martedì scorso, c’è un "nuovo significativo incremento dell’incidenza" dei positivi, con 530 casi per 100mila abitanti (+66% in una settimana), nonché della media dei casi giornalieri che tocca quota 101 (+40 rispetto a sette giorni fa). La trasmissibilità è oggi "molto oltre la soglia epidemica", avverte il dg dell’Ausl, con un incide Rd(t) a 1,53. Sale anche la percentuale di test positivi, che raggiunge il 18,7% dei test effettuati in totale (+5,8).

Leggi anche: Omicron 2: sintomi e differenze con Omicron 1 - 

Approfondisci:

Omicron 2 corre in Emilia Romagna: gli ultimi dati

Omicron 2 corre in Emilia Romagna: gli ultimi dati

L’impatto clinico rimane però "modesto", nonostante un carico sanitario in "moderata risalita" con 36 ricoveri ordinari per/con Covid (+6), ma anche lo svuotamento della terapia intensiva. Crescono ancora i contagi nelle residenze per anziani e nelle strutture protette: sono 58, vale a dire +11 rispetto a una settimana fa.

Per quanto riguarda invece le scuole, ci sono sette classi di scuola superiore (+3 in sette giorni), per un totale di 15 alunni (+5) con provvedimenti di quarantena parziale per i non vaccinati. Nessuna classe è in quarantena per intero (-1).

"Da due settimane Omicron 2 si sta largamente diffondendo, causando un incremento del numero di ricoveri ordinari – osserva Rossi –. Per questo motivo, continuano ad essere sequestrate risorse che non possono essere dedicate a percorsi no-covid e continuano a generarsi dei sovra-costi significativi per il sistema delle cure". Il dg dell’Ausl sottolinea infatti che "il 50% dei ricoveri Covid ha una causa di ammissione non collegata all’infezione virale" (tampone positivo al momento di entrare in ospedale). E questi pazienti devono essere ospitati "in reparti non dedicati, prendendo opportune misure di isolamento, che comportano comunque la perdita di alcuni posti letto".

Nel complesso, secondo Rossi è "probabile che Omicron 2 possa continuare il suo cammino ondulatorio ancora per un po’". Anche se temperature in rialzo e giornate primaverili "dovrebbero rappresentare efficaci antidoti naturali", è infatti previsto un "ulteriore incremento nel numero dei casi nelle prossime due settimane". Per il resto, se non si è anziani o fragili, e si è vaccinati, "occorrerà abituarsi a convivere con un virus che causa un’infezione delle alte vie aeree", prosegue il dg dell’Ausl, che tra le misure da non abbandonare, oltre alla vaccinazione, richiama l’importanza della "prosecuzione nell’utilizzo delle mascherine negli ambienti chiusi, dove il rischio di contagio risulta molto elevato".