
Anche la sindaca Francesca Marchetti tra gli ospiti della serata speciale
La "Buona cucina" dell’Arlecchino finisce nella Guida dell’Accademia Italiana della Cucina. C’era anche la sindaca Francesca Marchetti alla conviviale di giovedì sera che la delegazione di Castel San Pietro-Medicina ha deciso di svolgere al ristorante con affaccio sulla via via Emilia, scelto non a caso per l’occasione. La delegazione capeggiata da Andrea Stanzani, infatti, ha ‘battezzato’ proprio lo storico locale castellano per omaggiarlo di uno dei premi più importanti che ogni singola delegazione può consegnare una volta all’anno, il diploma "Buona cucina" appunto. "Il diploma – ha dettagliato Stanzani prima della consegna della targa –, è assegnato a ristoranti, in Italia e all’estero, che operano nel rispetto della tradizione e della qualità", aggiungendo che il ristorante sarà inserito nella Guida dell’Accademia Italiana della Cucina in compagnia di tutti i locali italiani ed esteri "che hanno ottenuto almeno tre tempietti", simbolo che per l’Accademia corrisponde alle stelle della Michelin, e che prevede come massimo punteggio raggiungibile i quattro tempietti. In prima fila a ricevere il diploma, momento al quale ha partecipato anche la sindaca Francesca Marchetti, Annunziata Santi, ‘Pierina’ per tutti, che iniziò l’attività nel lontano 1985 aprendo la Pasticceria Tiffany sulla via Emilia, e che tutt’ora è protagonista assoluta tra i fornelli dell’Arlecchino, locale che dopo 10 anni di chiusura fu rilevato proprio da Annunziata e dai suoi tre figli nel 2000. Per l’occasione della conviviale di giovedì sera lo staff dell’Arlecchino ha aperto la cena proponendo subito tre classici del ristorante: le crescentine con affettati e squacquerone come antipasto, e come due prime portate le lasagne al forno e i tagliolini al prosciutto. Apprezzatissimo dai circa 40 accademici presenti alla serata anche il secondo piatto, l’arrosto di vitello, coniglio e faraona con patate al forno e verdure gratinate. A chiudere, un sontuoso carrello di dolci ad ampia scelta, ‘carnevalesca’ e non. Sfrappole e castagnole, oltre a mascarpone, zuppa inglese e fiordilatte. Ad accompagnare la cena, i vini di Dalfiume Nobilvini della Cantina Villa Poggiolo: dal Pignoletto Dop al Sangiovese LXX, fino al Passito Balanzone in abbinamento ai dolci.
Claudio Bolognesi