Fontanelice, 8 agosto 2023 – “Questo è un primo piccolo risultato. Siamo molto soddisfatti e vogliamo ringraziare il sindaco Matteo Lepore e la Città metropolitana". Stefano Colli è il titolare dell’agriturismo La Taverna a Fontanelice (Imola) che il 31 luglio, assieme ad altri imprenditori e residenti della zona, ha denunciato in un video sui social le tragiche condizioni in cui riversa la Sp33 in seguito alle frane causate dall’alluvione di maggio.
"Grazie a tutte quelle visualizzazioni e condivisioni abbiamo raggiunto il nostro obiettivo – aggiunge – : qualcuno si accorto di noi e il sopralluogo di Anas, così come l’intervento tempestivo da parte della Città metropolitana, adesso ci ridanno speranza".
Stefano nella giornata di ieri è stato raggiunto telefonicamente dal sindaco Matteo Lepore, che ha voluto rassicurare in prima persona il ristoratore invitandolo, poi, a un incontro con la Città metropolitana fissato per domani. "Sta per nascere un comitato di cui sarò portavoce ed è in queste vesti che mercoledì terrò un incontro con il primo cittadino imolese Marco Panieri per discutere su quelle che sono le priorità di noi cittadini colpiti dai disagi della Sp33".
Tuttavia, Colli resta ancora (giustamente) scettico: "Ora spero solo che le parole corrispondano ai fatti, è ancora presto per esultare e di certo non abbasseremo la guardia fino a quando non avremo garanzie su una soluzione definitiva. , ma adesso vogliamo vedere cantieri e ruspe in azione".
È dello stesso parere Alex Colli, il fratello di Stefano: "Quando ho ricevuto la notizia che la Città metropolitana provvederà a predisporre una strada temporanea mi stavo quasi commuovendo. Resta però il timore che questa strada provvisoria non verrà mai sostituita da quella definitiva".
E tuttavia i timori dei cittadini e degli imprenditori che con quel famoso video diventato virale hanno deciso di metterci la faccia sono più che giustificati.
Agriturismi e aziende agricole, in tre mesi, stanno perdendo gran parte dei clienti, come spiega Roberto Ronchini, titolare dell’azienda agricola Valle degli Struzzi: "Le cose vanno sempre peggio, non solo per la mia azienda ma anche per le altre quindici presenti in questa zona e che hanno uno stretto bisogno di percorrere questa strada con i mezzi agricoli". Poi aggiunge: "Per trattori e mietitrebbia questa era l’unica strada percorribile e dal 2 maggio non riusciamo a trasportare i nostri prodotti per dare da mangiare agli animali".
Marco Bachiorri, un residente che vive a ridosso della Sp33, dopo il successo del video è ancora incredulo: "L’idea iniziale era solo quella di fondare un comitato e raccogliere firme, poi tutto ha preso una piega diversa. A quanto pare per far muovere i ministri c’è bisogno di avere tutta quella visibilità e questo, ahimè, fa un po’ capire come funzioni questa nazione. Quello che mi sento di dire a malincuore tutti gli altri cittadini colpiti da disagi come il nostro è che forse radunandosi in un video possono smuovere le acque... Ma non è così che dovrebbero andare le cose, dato che esistono enti preposti a risolvere problematiche del genere".