
Bellosi (comitato Amici della Fonte): "Tante promesse, ma nessun intervento"
L’immagine del degrado è sotto gli occhi di tutti, da anni ormai. La vecchia Fonte Fegatella che cade letteralmente a pezzi e la più recente, quella sul lato opposto di viale Terme, con scarico difettoso che fa stagnare acqua.
"Le oltre duemila firme raccolte ormai sette anni fa non hanno sortito alcun effetto, spiace vedere lo stato di abbandono della storica Fonte, un simbolo della città, e quella più utilizzata da chi preleva l’acqua, la nuova, che necessiterebbe di interventi economicamente poco impattanti che però sono rimasti soltanto su carta, in fase progettuale". Allarga le braccia Giovanni Bellosi, lui che fu tra i fondatori del Comitato ’Amici della Fonte Fegatella’ e che da anni presidia la fonte con tanto di cappellino d’ordinanza che gli fu consegnato dall’allora sindaco Prantoni all’epoca del restauro della storica Fonte e della realizzazione della nuova, a inizio millennio. Ebbene, in poco più di vent’anni scendendo viale Terme la fonte simbolo della città è diventata qualcosa di più e qualcosa di peggio di un rudere.
"Marmi rotti, la pompa superiore che non funziona da anni, la parte sotterranea con accesso ai locali che ospitano le condutture diventata un cumulo di foglie e con scale di accesso chiuse al pubblico perché da sopra rischiano di cadere frammenti di marmo", è il quadro desolante che dipinge Bellosi, che è chiaro nell’assegnare le responsabilità di questo degrado. "Se i passati amministratori avessero anche solo parzialmente ascoltato le nostre tante segnalazioni, non ci si troverebbe in questa situazione", aggiunge.
Inascoltati gli appelli, dunque, e ‘bypassate’ le oltre duemila firme della petizione del 2017 che chiedeva un progetto di restauro della storica Fonte e interventi nella nuova. "Per la storica Fonte serve un progetto, lo aspettiamo non noi, ma i castellani, da anni". Per la nuova, invece, "ci presentò un progetto l’assessore ai Lavori pubblici Giuliano Giordani, poco impattante a livello economico e, disse l’ex sindaco, realizzabile con la donazione di una ditta castellana. Ma tutto è rimasto solo su carta". Ora, conclude Bellosi, "chiediamo che si faccia carico questa amministrazione di entrambi gli interventi di miglioria e di recupero".
Claudio Bolognesi