Furbetti del ‘Reddito’ In 39 sotto la lente delle Fiamme gialle "Percezione indebita"

Oltre 300mila euro incassati irregolarmente tra Imola e Bologna. Finte residenze e dichiarazioni dei redditi incongruenti. tra gli stratagemmi più comuni utilizzati per intascare il sussidio.

Furbetti del ‘Reddito’   In 39 sotto la lente  delle Fiamme gialle   "Percezione indebita"

Furbetti del ‘Reddito’ In 39 sotto la lente delle Fiamme gialle "Percezione indebita"

Ci sono anche alcuni imolesi tra le 39 persone denunciate dalla Guardia di finanza in quanto avrebbero percepito il reddito di cittadinanza senza averne diritto, per un ammontare complessivo di oltre 310mila euro. Al provvedimento si è arrivati al termine di un’attività in materia svolta negli ultimi quattro mesi dalla Guardia di finanza di Bologna in collaborazione con l’Inps. Un’indagine grazie alla quale, secondo quanto riferiscono le Fiamme gialle, è stato anche possibile "bloccare ulteriori erogazioni per circa 120mila euro".

Le ipotesi di indebita percezione riscontrate nel corso degli accertamenti, spiegano i finanzieri, "sono ora al vaglio degli organi competenti, e riguardano persone che abitano nel capoluogo emiliano, nell’imolese e ad Alto Reno Terme".

Dagli approfondimenti svolti sono emersi, dettagliano sempre le Fiamme gialle, "casi di persone risultate prive del requisito della residenza nel territorio dello Stato e di altre che hanno omesso di comunicare di avere un componente del proprio nucleo familiare sottoposto a misura cautelare personale".

Altri indebiti percettori, invece, "non hanno indicato la titolarità di altre fonti reddituali, ovvero il possesso di immobili", e infine sono "numerosi" i casi di lavoratori in nero. Tutte queste persone sono state denunciate alla Procura bolognese, così come "è stata segnalata, per gli accertamenti necessari, la condotta dei datori di lavoro che hanno impiegato in nero i soggetti percettori, consentendo a questi ultimi di continuare a percepire indebitamente il reddito di cittadinanza".

Secondo quanto emerge dall’ultimo bilancio sociale di Asp – Azienda servizi alla persona, al 31 dicembre 2021 i nuclei beneficiari di reddito di cittadinanza presenti sul territorio del circondario imolese risultavano complessivamente 2.831. Di questi, 1.091 (38,54%) sono stati affidati al Servizio sociale per l’adozione e la gestione dei patti d’inclusione sociale di Asp.

Nell’ambito del ‘Patto per il lavoro e per l’inclusione sociale’, a Imola una ventina di beneficiari del reddito di cittadinanza sono impiegati in Progetti di utilità collettiva. Il piano più recente riguarda il parco Acque Minerali, mentre quelli più datati sono stati elaborati rispettivamente dal Servizio biblioteche e archivi e dal Servizio Musei e attività espositive. Le attività previste nell’ambito dei progetti non sono in alcun modo assimilabili ad attività di lavoro subordinato o parasubordinato o autonomo. I beneficiari di reddito di cittadinanza devono mettere a disposizione un numero di ore compatibile con le altre attività e comunque non inferiore a otto ore settimanali, aumentabili fino ad un numero massimo di sedici.