
Pietro Benvenuti, direttore generale dell’Autodromo dal 2021
Quattro edizioni su cinque del Gp al timone di Formula Imola. E in mezzo quella maledetta gara di due anni fa annullata causa alluvione. Pietro Benvenuti, direttore generale dell’Autodromo dal 2021, preferisce la bandiera a scacchi a quella bianca. E alla notizia che il prossimo anno Imola non sarà più in quel Circus faticosamente riabbracciato nel 2020 avverte: "Abbiamo dimostrato di avere le carte in regola, faremo di tutto per rientrare".
Direttore Benvenuti, l’assenza di Imola nel calendario della F1 2026 era nell’aria; ma l’ufficialità provoca sempre dispiacere. "Sì, sapevamo che sarebbe stato difficile ottenere una conferma; ma noi come autodromo abbiamo fatto quello che dovevamo. Con il Gp di quest’anno, abbiamo dimostrato che circuito, Comune e territorio insieme sono in grado di organizzare l’evento al meglio. Abbiamo messo le basi, ora la F1 sa che su Imola può contare. Il nostro compito era dimostrare di avere il curriculum adatto. Rimaniamo a disposizione".
La trattativa la portano avanti altri... "Sì, sono situazioni talmente al di sopra di noi… Per quanto ci riguarda, l’autodromo senza Gp non dovrà diventare una cattedrale nel deserto; ma essere sempre più bello ed efficiente. Dovrà bastare aprire le porte per poter fare tutto. Senza scordare il Wec, sul quale puntiamo molto per il futuro…".
Imola rimane agganciata a un possibile forfait del nuovo circuito di Madrid per poter sperare di essere in calendario nel 2026. Come sono messi in Spagna? "È un po’ che non li sento. Di sicuro, come tutti gli impianti europei, non hanno particolari facilitazioni. Ed essere un circuito cittadino complica ancora di più le cose. So che stanno lavorando sodo, poi le voci sono tante… Se nel calendario c’è quell’asterisco, vuol dire che non sono ancora a posto. Non so però da cosa dipenda: una volta si sarebbe detto dalla pista, ma oggi molto passa anche dagli spazi per la Fan zone e per le hospitality".
Che 2026 sarà per l’autodromo senza Gp di F1? "Positivo, perché le avvisaglie sono buone. A poche ore dall’uscita del calendario del Circus senza Imola ho già ricevuto due telefonate da parte di organizzatori di eventi motoristici importanti a quattro ruote per sapere se c’era disponibilità di date. Per il mese di maggio, solitamente sacrificato per la F1, ora si aprono altri scenari. È come quando fai una maratona: se per un anno salti, devi comunque mantenerti in allenamento con gare più piccole, che però danno grande soddisfazione dal punto di vista sportivo ed economico".
Bisognerà mantenere il bilancio in utile nonostante l’inevitabile calo di fatturato legato all’assenza della F1… "L’obiettivo è trovare un equilibrio tra risultati e investimenti. I conti cambieranno come valore, perché il Gp incide per dieci milioni, ma siamo pronti a tenere il giusto bilanciamento".