ENRICO AGNESSI
Cronaca

Il progetto all’Osservanza . Museo di storia della psichiatria : "Inviateci le vostre memorie"

Si passa alla raccolta delle testimonianze per l’area espositiva che prenderà vita tra i padiglioni. Il lavoro si completa con ricerche documentali in archivi storici e biblioteche, locali e nazionali. .

Si passa alla raccolta delle testimonianze per l’area espositiva che prenderà vita tra i padiglioni. Il lavoro si completa con ricerche documentali in archivi storici e biblioteche, locali e nazionali. .

Si passa alla raccolta delle testimonianze per l’area espositiva che prenderà vita tra i padiglioni. Il lavoro si completa con ricerche documentali in archivi storici e biblioteche, locali e nazionali. .

Entra nel vivo il progetto ‘La città dei matti: verso il laboratorio sulla storia della psichiatria imolese’. Dopo una prima fase nel 2024, con un percorso partecipativo finanziato dalla Regione, ora si passa alla raccolta di memorie, testimonianze e materiali legati alla storia dell’ex ospedale psichiatrico dell’Osservanza e alla progettazione museografica e museologica dell’annunciato spazio all’interno del padiglione 10-12.

Attraverso il sito www.cittadeimattilab.it, creato dalla società ‘Bam! Strategie Culturali’ incaricata dal Circondario, chiunque potrà contribuire alla raccolta di memorie, caricando documenti, fotografie, lettere o semplicemente condividendo racconti e testimonianze, personali o tramandate. L’obiettivo è quello di costruire un archivio digitale che restituisca una narrazione collettiva della storia dell’Osservanza, valorizzando la memoria individuale e quella comunitaria.

All’interno del padiglione 10-12, in corso di riqualificazione da parte del Con.Ami grazie alle risorse del Pnrr e che sarà per la maggior parte della superficie destinato a sede degli uffici del Circondario, è stato ricavato uno spazio di oltre 100 metri quadrati che sarà sede di uno spazio-laboratorio sulla storia della psichiatria imolese.

Al fine di ampliarne i contenuti, al via una campagna di raccolta di materiali rivolta a tutti i cittadini, associazioni e professionisti che hanno ricordi e memorie di uno dei luoghi più importanti della città. Chiunque potrà scrivere i propri dati e i materiali in proprio possesso sul sito www.cittadeimattilab.it Sarà poi cura dei professionisti di ‘Bam! Strategie culturali’ e di ‘Hibou Heritage & Digital Humanities’ ricontattare le persone che scriveranno sul portale per finalizzare il progetto museografico dello spazio. Il sito rimarrà online fino a fine aprile.

Parallelamente alla raccolta di testimonianze, è stato avviato lo sviluppo del progetto museologico e museografico, affidato a ‘Hibou Heritage & Digital Humanities’ per conto del Circondario. L’obiettivo è quello di creare un allestimento che non sia solo una narrazione del passato, ma anche uno spazio dinamico di confronto e apprendimento.

Il progetto si baserà su una ricerca documentale negli archivi storici e biblioteche, locali e nazionali, integrata con il recupero di testimonianze dirette. Grande attenzione sarà dedicata all’uso delle nuove tecnologie, che consentiranno di valorizzare il patrimonio storico attraverso strumenti interattivi e multimediali. L’esperienza sarà pensata per coinvolgere diversi tipi di pubblico, dagli studiosi agli studenti, fino ai cittadini interessati a riscoprire una parte della loro storia.

Uno degli aspetti centrali del progetto sarà la sua dimensione partecipativa. Grazie a un approccio innovativo che prevede soluzioni digitali e fisiche, il racconto della storia della psichiatria a Imola sarà reso accessibile anche al di fuori dei padiglioni dell’Osservanza, con percorsi interattivi diffusi per la città.

"Questo progetto è un’occasione di riflessione collettiva sulla nostra storia e sulla trasformazione della società – spiega la vicesindaca Elisa Spada –. L’Osservanza ha rappresentato per decenni un luogo di sofferenza e di cura, ma anche un pezzo fondamentale dell’identità della nostra città. Restituire la memoria di questa storia alla comunità significa riannodare i fili del passato per costruire un presente più consapevole. La nostra storia non deve essere dimenticata perché è importante che diventi lo strumento per leggere e orientare una contemporaneità in cui il tema della salute mentale ci presenta sempre nuove sfide. Lo spazio innovativo e dinamico che creeremo ha una valenza circondariale e regionale anche nell’ottica di riportare Imola al centro del dibattito sulla salute mentale coinvolgendo la nostra comunità".