ENRICO AGNESSI
Cronaca

Il vice sindaco in Regione. Per Castellari 7.604 schede: "Grande responsabilità, non vedo l’ora di iniziare"

Conferma a tarda notte fra lunedì e martedì per alcune sezioni in ritardo. La candidatura era stata anticipata da Panieri nell’intervista di Ferragosto.

Conferma a tarda notte fra lunedì e martedì per alcune sezioni in ritardo. La candidatura era stata anticipata da Panieri nell’intervista di Ferragosto.

Conferma a tarda notte fra lunedì e martedì per alcune sezioni in ritardo. La candidatura era stata anticipata da Panieri nell’intervista di Ferragosto.

La conferma ufficiale solo oltre la mezzanotte, dopo che nelle ore precedenti erano man mano cresciute le possibilità di entrare nell’Assemblea legislativa dalla porta principale: senza cioè bisogno dello scorrimento nella lista del Pd a seguito dell’ingresso in Giunta di un paio di eletti. Prima, c’erano stati gli abbracci in viale Zappi. Le telefonate e gli sms. Ma sempre all’insegna dell’understatement, del basso profilo. Come da specialità della casa, come voleva la politica di una volta.

D’altra parte, mentre a Bologna già si festeggiava, lunedì sera il vicesindaco di Imola, Fabrizio Castellari, risultava ancora indietro in graduatoria per un’elezione diretta in Consiglio regionale. Tutta colpa delle oltre 4mila preferenze delle 62 sezioni cittadine, caricate in netto ritardo rispetto alle altre. Ieri sera, infine, il tanto agognato brindisi.

"Non vedo l’ora di cominciare", dice Castellari che con l’elezione in Regione corroborata da 7.604 preferenze suggella una carriera da amministratore pubblico che lo ha visto consigliere comunale, assessore e vicesindaco, oltre che segretario (il primo) del Pd territoriale.

"Amo questa terra, questo territorio che mi ha cresciuto – prosegue –. E penso davvero che con la sua storia, la sua capacità di innovare, la sua anima e la sua gente solidale, i nostri giovani orgogliosi e le tante competenze possa fare ancora più grande la regione Emilia-Romagna. Abbiamo percorso il territorio in lungo e largo per disegnare insieme il nostro futuro. È stata una campagna elettorale intensa e ricca di incontri e spunti; li porterò con me per dare un ruolo ancora più di rilievo a tutti i comuni del nostro circondario che, in quanto cerniera fra Emilia e Romagna, meritano di continuare ad essere valorizzati nei rapporti con Città Metropolitana e Regione".

La candidatura di Castellari, professione architetto, tra i soci fondatori dell’Atletica Imola Sacmi Avis ormai 30 anni fa, è nata in estate.

"Serve una proposta ben radicata su Imola, con grande esperienza e in grado di raccogliere un consenso forte in un tempo limitato", spiegava il sindaco Marco Panieri nel suo consueto colloquio di Ferragosto con il Carlino. A Bologna si parlava di una corsa dell’ex sindaco di Castel San Pietro, Fausto Tinti, oggi numero uno di viale Zappi. Panieri aveva altro in testa: ha spinto il nome di Castellari, che ha poi costruito il consenso attorno alla propria candidatura anche grazie a una bella campagna elettorale; soprattutto nel finale.

"Il centrosinistra e il Partito democratico hanno ottenuto una vittoria netta – conclude Castellari –. Ora sentiamo ancora più grande la responsabilità di dare futuro alle nostre radici. Questo territorio ha fatto grandi cose perché ha sempre saputo coniugare la crescita con la solidarietà. Ha vinto la visione del noi e del fare insieme, quella idea di società che è alla base del nostro modo di essere e intendere il servizio alla politica e alle istituzioni. Ora avanti insieme su questa strada".

Castellari resterà vicesindaco e assessore ancora qualche settimana, poi cederà il testimone al successore. Come ai tempi dell’Atletica Imola.