
Il consigliere della Lega. Gianni Tonelli
Un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per chiedere un intervento su Castel Guelfo, dove "si è ripetuto l’incubo per gli abitanti" con "fiumi usciti dagli argini, le strade franate e vaste aree sono finite allagate". Colpa del maltempo? Non solo, come sostiene il deputato della Lega Igor Iezzi, firmatario dell’interrogazione (portata dall’ex deputato Gianni Tonelli, capogruppo di ’Castel Guelfo fa squadra’), secondo cui le conseguenze dell’alluvione bis sono frutto anche della "mancanza di interventi, negligenza e atteggiamenti passivi da parte delle autorità preposte alla tutela e garanzia della pubblica incolumità – recita il testo –. È il caso del fiume Sillaro che è esondato, allagando vaste aree del territorio, tra Pianta, nel comune di Castel Guelfo, e Bettola, nel comune di Dozza".
Nello specifico, a Castel Guelfo, "nonostante le indicazioni dei consiglieri comunali sulla necessità di abbattere alcuni alberi – continua l’interrogazione – che hanno creato ostruzioni e allagamenti nel maggio 2023, il sindaco non è intervenuto per la messa in sicurezza del territorio". E, questa volta, "sono bastati cento millimetri di pioggia per creare l’alluvione – si legge –. In foto e video sono evidenti cumuli di tronchi, che su più parti del corso idrico hanno creato dighe insormontabili, provocando deviazioni d’acqua e allagamenti in campagna e negli abitati". Il tutto, sotto gli occhi dei "cittadini che hanno assistito a uno scarico di responsabilità tra l’amministrazione comunale e quella regionale – tuona Iezzi –. il sindaco di Castel Guelfo, in un comunicato, ha evidenziato che aveva messo a conoscenza la Regione della grave situazione riscontrata nell’alveo del fiume Sillaro e della necessità di intervento; tuttavia,i lavori di somma urgenza sono stati avviati solo il 19 settembre 2024, in piena emergenza, per ripulire strade e tombini, e, in seguito a solleciti alla Regione, solo dopo i secondi eventi catastrofici dei giorni scorsi, giovedì 26 settembre 2024, sono stati presi contatti con i responsabili tecnici per l’assetto idraulico dell’Agenzia regionale".
Insomma, "è sotto gli occhi di tutti che questa seconda alluvione, sugli stessi territori e per le medesime cause, si poteva evitare; il sindaco avrebbe potuto intervenire per garantire la pubblica incolumità e ripulire in tempo utile l’alveo del fiume Sillaro dagli alberi e ostruzioni: si chiede quali interventi di pressione sono stati fatti sugli enti competenti affinché si assumessero le proprie responsabilità e se i ministri, secondo la propria competenza, non individuino atteggiamenti colposi nei confronti di obblighi e doveri verso i cittadini alluvionati".
Intanto, mercoledì si parlerà dell’alluvione in un Consiglio comunale straordinario.