ENRICO AGNESSI
Cronaca

Isi (Rfi) è il commissario. Tutti i dubbi dei comitati

Il coordinamento dei cittadini: "Vogliamo capire la posizione della Regione. Abbiamo chiesto un incontro a De Pascale che ha declinato la richiesta".

Un incontro pubblico sul potenziamento della linea ferroviaria Adriatica

Un incontro pubblico sul potenziamento della linea ferroviaria Adriatica

La nomina di Aldo Isi, attuale amministratore delegato di Rfi, quale commissario straordinario per il potenziamento della linea ferroviaria Adriatica, non convince i comitati. Il motivo è proprio per il suo ruolo apicale rivesto da Isi all’interno della società proponente.

Il coordinamento di cittadini che da tempo si batte per cambiare i contorni dell’opera, sostituendo il raddoppio della linea tramite viadotto a ridosso della A14 con un tunnel sotterraneo più vicino agli attuali binari, parla infatti di scelta che "suscita molteplici perplessità". E questo perché, proseguono i comitati, "considerato la rilevanza dell’opera e il coinvolgimento di diverse regioni (Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia), potrà avviare tutte le attività per la realizzazione degli interventi previsti sulla linea della dorsale adriatica".

L’opera, che interessa diverse regioni tra cui l’Emilia-Romagna, ha già suscitato forti critiche nei mesi scorsi per l’impatto ambientale, agricolo e sociale previsto nei tratti da Castel Bolognese in giù. E ora, con la nomina del commissario, i comitati civici chiedono maggiore chiarezza sul ruolo della Regione, che di recente attraverso la sottosegretaria alla presidenza, Manuela Rontini, ha bocciato senza appello il progetto contestato anche dalle associazioni di categoria del mondo agricolo.

"Per capire quale posizione la Regione porterà al tavolo con il commissario Rfi e se e come intenderà coinvolgere i comitati dei cittadini e le associazioni agricole, abbiamo chiesto un incontro urgente al presidente Michele De Pascale, massimo rappresentante della Regione, che ha declinato la richiesta demandato l’incombenza all’assessore Irene Priolo – riferiscono dal coordinamento dei comitati –. In questa fase di assordante silenzio, è incomprensibile che i comitati ed il coordinamento che tanto hanno fatto e contribuito per informare l’opinione pubblica, siano tenuti all’oscuro e gli si neghi l’ascolto e soprattutto non si capisce quale sia la posizione della Regione di fronte alle nuove scelte Rfi. Ora più che mai è in gioco la tenuta economica del nostro territorio e la tenuta sociale delle nostre comunità".