Istruttrice di ginnastica a processo "Non ho maltrattato le allieve"

Disposto il giudizio immediato per Eleonora Gatti: "Pronta a dimostrare la mia innocenza". Udienza il 12 ottobre .

Istruttrice di ginnastica a processo  "Non ho maltrattato le allieve"

Istruttrice di ginnastica a processo "Non ho maltrattato le allieve"

di Marco Signorini

Giudizio immediato. È quello che ha disposto il giudice nei confronti di Eleonara Gatti, l’allenatrice della Ginnastica Biancoverde finita sotto la lente della magistratura dopo le accuse di alcune ex allieve. Le ipotesi provvisorie di reato sono quelle di maltrattamenti e stalking. Il fascicolo sarebbe aperto a seguito della denuncia di quattro giovani, iscritte nella stessa palestra imolese, che, negli scorsi anni, (non tutte nello stesso periodo) avrebbero subito vessazioni dall’allenatrice. Le ragazze sono assistite dagli avvocati Fabio Iudica e Patrizia Pancanti del foro di Milano, messi a disposizione dall’associazione ChangeTheGame a cui le quattro (di 11, 20, 24 e 33 anni) si sono rivolte.

Il giudice ha quindi accolto la richiesta del pm Augusto Borghini e la prima udienza è fissata in data 12 ottobre.

Nei confronti dell’allenatrice era scattata la sospensione da parte del tribunale federale, a causa dell’indagine in corso. L’accusa è di aver vessato e umiliato le allieve, insultate e denigrate, minacciando di escluderle dalle competizioni e di punizioni. In alcuni casi, secondo l’accusa, ci sarebbero anche state percosse e lesioni.

Accuse che però vengono respinte al mittente dalla stessa insegnante.

"Aspetto fiduciosa il processo – sottolinea Gatti – e sono convinto che quella sarà la sede in cui la verità verrà finalmente a galla. Ho piena fiducia nella magistratura e tante persone pronte a testimoniare".

Intanto, anche la società sportiva continua a fare quadrato attorno all’insegnante.

La Società Biancoverde, attraverso l’avvocato Desi Bruno, esprime infatti "sconcerto per la notizia relativa al decreto di giudizio immediato emesso nei confronti della tecnica. Molte persone avevano comunicato alla società stessa la disponibilità ad essere sentite per smentire ogni ipotesi di abuso e maltrattamenti".

"Il clamore mediatico che accompagna questa vicenda, e la necessità disattesa di un previo approfondimento, rischia di vanificare il lavoro di atlete, famiglie, tecnici che in questi anni hanno raggiunto risultati straordinari e inaspettati, soprattutto per una piccola società – prosegue il legale della Ginnastica Biancoverde –. La presidente era pronta a fornire all’organo inquirente gli elementi di riscontro negativo rispetto alle denunce presentate, ma adesso bisognerà aspettare purtroppo il dibattimento, con la convinzione che la verità verrà fuori, ma sempre troppo tardi".

"Avuta notifica del decreto di giudizio immediato apprendiamo con amarezza e disappunto che le indagini preliminari si siano di fatto limitate al recepimento delle denunce e siano state completamente ignorate le indicazioni di segno diametralmente opposto fornite espressamente dalla difesa riguardo all’escussione di numerose persone informate sui fatti – sottolineano invece gli avvocati Carlo Machirelli e Silvia Villa, difensori dell’allenatrice –. Nel rilevare sin d’ora questo evidente e grave pregiudizio al diritto di difesa e nel constatare la totale parzialità degli atti di indagine, ribadiamo che le accuse sono assolutamente infondate ed esorbitanti. La nostra assistita è una professionista di alto livello e persona ben diversa rispetto a quanto descritto in atti, come certamente emergerà in sede di giudizio".