In auto travolse e uccise Ivan Balducci, il giovane patteggia un anno e otto mesi

La tragedia nell’agosto del 2023: pena sospesa per il 28enne e risarcimento alla famiglia della vittima che non si è costituita parte civile

van Balducci durante una camminata, sua grande passione anche in compagnia degli amici. Aveva 55 anni quando è stato investito e ucciso

van Balducci durante una camminata, sua grande passione anche in compagnia degli amici. Aveva 55 anni quando è stato investito e ucciso

Imola, 17 aprile 2024 – Aveva investito e ucciso con l’auto Ivan Balducci. Poi la fuga e il successivo ripensamento, con tanto di confessione alle forze dell’ordine. Così, ieri mattina in tribunale a Bologna, il 28enne J. S., difeso dall’avvocato imolese Alberto Padovani, ha patteggiato a un anno e otto mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena, per i reati di omicidio stradale, fuga e omissione di soccorso.

La vicenda risale al 2 agosto dello scorso anno, quando poco dopo mezzanotte la vittima 55enne venne travolta da una Volkswagen Caddy in via Montericco, nel tratto compreso tra via Suore e via Battisti. Un impatto fatale per Balducci, appassionato di passeggiate e membro del gruppo locale Imola Cammina. Infatti morì sul colpo a causa dei gravi traumi riportati per la caduta nel fosso a destra della strada.

Il giovane imolese, all’epoca 27enne, aveva deciso di non fermarsi a prestare soccorso. Dopo aver travolto la vittima che camminava a lato della via, con la parte anteriore destra del mezzo, si era dato alla fuga. Ma qualche ora dopo era tornato sui suoi passi, presentandosi spontaneamente alle forze dell’ordine e raccontando ciò che aveva fatto. Da lì l’avviso della polizia ai colleghi della municipale che stavano seguendo le indagini, chiamati sul posto insieme al 118 dai passanti, e la denuncia del giovane. Il veicolo venne anche posto sotto sequestro.

A quel punto la proposta del rito alternativo, ovvero del patteggiamento, anche alla luce dell’evidenza della responsabilità del giovane che ammise direttamente le sua responsabilità. La prima udienza preliminare si tenne a dicembre ma poi venne rinviata. Ieri invece il patteggiamento a un anno e otto mesi, con il risarcimento danni ai familiari della vittima i quali hanno deciso di non costituirsi parte civile. La famiglia di Balducci si è affidata a Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella tutela dei familiari delle vittime della strada. "Siamo contenti che sia emersa la verità. Ma serve una maggior sensibilità da parte di chi si mette alla guida di un’auto. Non è ammissibile, dal punto di vista umano, lasciare una persona a terra agonizzante", conclude Michele De Bona, responsabile di Giesse per l’Emilia-Romagna.