La solidarietà di Piero Pelù "Vorrei essere lì ad aiutarvi A disposizione dei soccorritori"

L’ex frontman dei Litfiba pronto a dare una mano alle famiglie che hanno subito danni "La situazione è di devastazione totale, come dopo un terremoto di scala 9" .

La solidarietà di Piero Pelù  "Vorrei essere lì ad aiutarvi  A disposizione dei soccorritori"

La solidarietà di Piero Pelù "Vorrei essere lì ad aiutarvi A disposizione dei soccorritori"

Piero Pelù è pronto a dare una mano ai territori colpiti dall’alluvione.

Qualche giorno fa il rocker toscano, già nominato ambasciatore del borgo di Dozza nello scorso aprile, ha manifestato la sua vicinanza alle zone in situazione di emergenza: "Ho appena parlato con Luca Albertazzi, sindaco di Dozza, e con Mattia Grandi suo portavoce per sentire da loro come è la situazione – ha scritto sui suoi profili social –. Le notizie sono pessime già nel loro territorio mentre nel Faentino, nel Cesenate, nella bassa e sulle montagne corrispondenti la situazione è di devastazione totale come un terremoto di scala 9".

Poi la volontà di agire in prima persona: "Io come cittadino vorrei essere là a portare il mio aiuto – ha continuato – ma le vie di comunicazione sono tutte interrotte per l’alluvione e per le migliaia di frane. Resto a totale disposizione della popolazione e di chi organizza i soccorsi per essere dei vostri".

Con una riflessione. "Si conferma che il cambiamento climatico non è più una crisi, ma un vero e proprio disastro annunciato da anni – ha aggiunto il cantante –. Un quadro che potrà solo peggiorare se tutti noi cittadini e la politica non cambieremo le nostre scelte di vita e le priorità".

Sono anni che l’ex frontman dei Litfiba è schierato in prima linea per la salvaguardia dell’ambiente. Dai testi in musica di denuncia a quelle campagne di sensibilizzazione impreziosite dai tour di raccolta dei rifiuti nei litorali marittimi e lungo i corsi d’acqua.

Anche la sua visita dozzese fu coronata da un pomeriggio di ripulisti, in compagnia di diversi volontari, sulle sponde del Rio Sabbioso di Toscanella. Il bottino? Cinquanta chili di pattume di ogni genere. Un bel messaggio di civiltà in quella terra ferita che adesso spera di rialzarsi al più presto. Anche con l’aiuto del rock.